Una nuova centrale delle truffe agli anziani smantellata a Napoli.
Stamane la svolta quando i carabinieri del Comando Provinciale di Genova hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 13 persone, tutte originarie del napoletano, per associazione per delinquere finalizzata alle truffe in danno di anziani. L'indagine, denominata "Pomelia", e' stata effettuata da circa 100 Carabinieri dei Comandi Provinciali di Genova e Napoli.
A guidare la banda una coppia, lui e lei pregiudicati
Le complesse indagini del Nucleo Operativo della Compagnia di Genova San Martino hanno permesso di individuare un sodalizio criminale capeggiato da una coppia, entrambi pregiudicati: la componente logistica della gang si occupava di fornire veicoli e telefoni cellulari, nonche' di mettere a disposizione dei locali (utilizzati come veri e propri call center) per l'organizzazione; poi c'erano i "telefonisti", che si occupavano di individuare e contattare le vittime, coordinando i complici presenti nei pressi dell'abitazione degli anziani. A latere, la componente "operativa" che si occupava di recarsi presso l'abitazione della vittima per farsi consegnare denaro o gioielli.
Almeno 43 truffe per circa 330mila euro di bottino
Sono stati contestati agli indagati complessivamente 43 episodi di truffe pluriaggravate (28 consumate, 15 tentate) perpetrate sull'intero territorio nazionale nel periodo settembre 2023 - marzo 2024, per un ammontare superiore ai 330mila euro.
Sono state arrestate, nel corso dell'indagine, 2 persone e denunciata 1 per il reato di truffa aggravata, sventando 2 episodi delittuosi e recuperandone il profitto per un valore di circa 10mila euro. Il modus operandi ha seguito due schemi ricorrenti, alternando le tecniche del finto Maresciallo dei Carabinieri o avvocato o del finto parente.
Una vittima piange al telefono: "Voglio aiutare mio figlio"
Voci di anziani soli e spaventati, finiti nella rete di truffatori, ma pronti a tutto per evitare che i loro figli possano finire in galera. Sono audio terribili quelli che registrano le truffe della banda di 13 persone, arrestate all'alba tra Genova e Napoli: "Come le posso dare una mano? Io ora non capisco proprio niente, io voglio aiutare mio figlio": è una donna che piange al telefono, mentre il malvivente le dà indicazioni e le chiede la somma di "8.500 euro" perché "il giudice sta premendo per l'arresto: dobbiamo fare presto".
A un'altra anziana, una donna spiega che deve pagare in contanti, ma che dopo quei soldi le saranno restituiti. "Signora, lei non ha fatto il bonifico, deve pagare in contanti alla consegna, i soldi le verranno restituiti", dice la donna alla vittima. "Spero che sia così - la risposta dell'anziana - Sennò io mi devo uccidere".
