Un violento incendio è scoppiato nel primo pomeriggio di oggi all’interno della GRS Chemical Technologies, storica azienda specializzata in polimeri e trattamenti chimici, situata nella zona industriale ASI tra Giugliano e Qualiano, in provincia di Napoli. L’esplosione, avvenuta intorno alle 14:30, ha generato una densa nube nera visibile a chilometri di distanza, scatenando il panico tra i residenti.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco, diverse ambulanze e i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia locale. Allertata anche l’Arpac, incaricata di monitorare la qualità dell’aria e l’eventuale diffusione di sostanze tossiche nell’atmosfera.
La nube e la paura dei cittadini
Le immagini diffuse dai cittadini parlano da sole: una colonna di fumo scuro ha avvolto l’intera area, rendendo l’aria irrespirabile. In attesa dei rilievi ufficiali, le autorità locali hanno consigliato alla popolazione di restare in casa e tenere chiuse le finestre, per precauzione contro possibili esalazioni pericolose.
Al momento, non risultano feriti né vittime, ma resta da chiarire la dinamica dell’esplosione. La GRS Chemical Technologies, oggi parte del gruppo internazionale Italmatch Chemicals, opera da oltre 40 anni nel settore chimico-industriale ed è considerata un punto di riferimento nel trattamento delle acque per uso industriale.
Il Comitato Kosmos: “Questa è una bomba ecologica”
Non si è fatta attendere la reazione delle associazioni ambientaliste. In prima linea Pasquale Pennacchio, presidente del Comitato Kosmos, che ha denunciato la gravità dell’evento, sottolineando la fragilità ambientale dell’area:
“Quanto accaduto ci racconta un disastro ambientale che avviene a ridosso del Sito di Interesse Nazionale di Masseria del Pozzo, in un territorio già martoriato dai roghi tossici e dallo smaltimento illecito di rifiuti”, ha dichiarato Pennacchio.
Il presidente del comitato ha ricordato anche le criticità emerse già nel 2021, quando forti miasmi estivi fecero scattare indagini e proteste: “L’area industriale di Giugliano è una polveriera. Oltre agli impianti per il trattamento dei rifiuti, ci sono stabilimenti che lavorano prodotti chimici. È evidente che ci troviamo di fronte a una bomba ecologica che continua a minacciare la salute pubblica”.
Attesa per i dati ambientali
I tecnici dell’Arpac stanno effettuando rilievi in tempo reale per verificare la presenza di agenti inquinanti rilasciati nell’atmosfera. Le prime risposte, attese entro le prossime ore, saranno decisive per capire l’impatto ambientale e le eventuali misure da adottare.
Intanto, monta la preoccupazione tra i residenti e gli attivisti, che chiedono risposte rapide e trasparenza da parte delle istituzioni. “Siamo pronti a denunciare ancora – ha aggiunto Pennacchio – perché la situazione è fuori controllo e le istituzioni continuano a ignorare i segnali”. L’incendio di oggi riaccende i riflettori su una delle zone più fragili del Sud Italia, dove industria, inquinamento e disinteresse pubblico si mescolano da troppo tempo.
