Muscarà: "Teatro San Carlo, Regione a doppia velocità"

"Prima si gira dall’altra parte, poi si ricorda di vigilare"

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Muscarà: "Teatro San Carlo, Regione a doppia velocità: prima si gira dall’altra parte, poi si ricorda di vigilare"

Napoli.  

"Come mai la Regione Campania, dopo essersi girata per tanto tempo dall’altra parte, oggi scopre improvvisamente di dover vigilare sulla gestione del Teatro San Carlo?" - così la consigliera indipendente della Regione Campania, Marì Muscarà, interviene con forza sulle recenti dichiarazioni del presidente De Luca, che ha parlato di “falso in bilancio” e annunciato un esposto all’Autorità giudiziaria e alla Corte dei Conti.

"Già mesi fa - ricorda Muscarà - avevo raccolto numerose segnalazioni su una gestione allegra del bilancio del Teatro San Carlo, bilancio nel quale la Regione ha riversato ben 7 milioni di euro solo quest’anno.

Nel mio ruolo ispettivo chiesi agli uffici regionali se esistesse un reale monitoraggio su tali fondi e la dottoressa Romano mi rispose, in maniera imbarazzante, che la Regione non aveva per legge l’obbligo di vigilanza.

Oggi invece, in pieno braccio di ferro tra De Luca e Manfredi, all’improvviso ci si ricorda che quei soldi vanno controllati".

Muscarà sottolinea l’incoerenza e la superficialità della gestione regionale: "Delle due l’una: o la Romano ha dato una risposta da incompetente, oppure la Regione si muove solo a seconda della convenienza politica, aprendo e chiudendo gli occhi a seconda delle circostanze. In entrambi i casi a pagare il prezzo sono i cittadini campani e la credibilità delle istituzioni".

 La consigliera ricorda inoltre come la stessa Romano, in passato, si fosse già distinta per decisioni poco "trasparenti": "Fu lei a far saltare l’emendamento che concedeva a Napoli 150.000 euro per il progetto di QR code Unesco. Con una mossa politica inspiegabile, quei fondi furono distribuiti a pioggia in tutta la Campania e Napoli, invece dei 150.000 euro previsti, si ritrovò con appena 30.000. La verità – conclude Muscarà – è che siamo di fronte a un’ennesima pagina oscura della gestione culturale e finanziaria della nostra Regione. Non ci interessa la guerra di potere tra De Luca e Manfredi, ma la trasparenza, la legalità e la tutela di un patrimonio come il San Carlo, che merita ben altro trattamento".