Capri: ecco il nuovo suggestivo e rilassante belvedere

Un punto d’incontro tra paesaggio, tempo e sguardo

capri ecco il nuovo suggestivo e rilassante belvedere

Kwade mette a confronto pietra e sedia: la massa contro la funzione, il tempo contro l’intenzione.

Capri.  

Per la prima volta il Belvedere di Punta Tragara si trasforma in un'installazione di arte contemporanea grazie ad un progetto promosso da Plan X Gallery, realizzato in collaborazione con la Citta` di Capri.

Un sentito ringraziamento viene rivolto all'amministrazione comunale per il sostegno e la visione dimostrata nel rendere possibile questo intervento, presentato con il generoso supporto dell’artista e di Pace Gallery.

Il Belvedere di Tragara si apre sull’orizzonte: un punto d’incontro tra paesaggio, tempo e sguardo. In questo luogo sospeso, Alicja Kwade interviene con un gesto essenziale e spiazzante. Tre sedie in bronzo, tratte dalle serie Carrier e Double Carrier, sono rese inutilizzabili dalla presenza di blocchi di pietra grezza - una materia antica che rompe il legame naturale tra forma e funzione.

La pietra - grezza, primitiva - nega l’uso. La sedia, pensata per accogliere il corpo, si trasforma in un oggetto carico di un peso che non le appartiene. La natura irrompe nella cultura. Cio` che resta e` un momento di sospensione: tra forma e ostacolo, tra possibilita` e limite.

Questa tensione non vive solo nell’oggetto, ma anche nel suo rapporto con il paesaggio. Le tre sculture sembrano dialogare con i Faraglioni, le celebri rocce al largo di Capri, come se una forza invisibile avesse spostato elementi dal mare alla terraferma. In queste opere si incontrano - e si scontrano — due mondi: quello della natura e quello dell’uomo, il tempo geologico e il progetto umano.

Kwade mette a confronto pietra e sedia: la massa contro la funzione, il tempo contro l’intenzione.

Il suo lavoro esplora le fratture tra cio` che percepiamo e cio` che e` reale, tra cio` che si puo` misurare e cio` che sfugge alla logica. Le sue sculture non si limitano a occupare uno spazio: lo trasformano. Non invitano a sedersi, ma a riflettere.

Geologie dell’Impossibile e` cosi` una meditazione sui limiti dell’abitare — non solo i luoghi, ma anche le idee. Non si tratta di riposo nel senso consueto, ma di una quiete mentale, densa di materia e significato. Le opere non offrono risposte, ma pongono una presenza silenziosa e potente.

Alicja Kwade (Katowice, 1979) vive e lavora a Berlino. È considerata una delle artiste più influenti della scultura contemporanea per la sua capacità di esplorare concetti come tempo, percezione, materia e realtà, spesso sfidando le leggi della fisica attraverso l’uso di materiali come pietra, metallo e specchi.

Ha esposto in istituzioni internazionali di primo piano, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York, la Biennale di Venezia e il MIT di Boston, e ha realizzato installazioni pubbliche in luoghi emblematici come Place Vendôme a Parigi, Central Park a New York e, più recentemente, Hong Kong. Espone regolarmente in musei e fondazioni in Europa, Asia e Stati Uniti, ed è rappresentata da Pace Gallery. Le sue opere fanno parte di collezioni prestigiose, tra cui Centre Pompidou, Smithsonian Institution e Lacma. La sua pratica, sospesa tra rigore scientifico e intuizione poetica, continua a ridefinire il nostro modo di percepire il reale.