Grande Progetto Pompei, l'unione de sindaci della Buffer Zone

I fondi europei occasione per creare attrattore culturale unico

Boscoreale.  

«I comuni della buffer zona devono mirare a essere unico attrattore culturale per sfruttare al massimo l’occasione unica rappresentata dal Grande Progetto Pompei». E’ questo, in sintesi, il percorso condiviso dai sindaci di Boscoreale, Giuseppe Balzano, Torre Annunziata, Vincenzo Ascione, e Castellammare di Stabia, Antonio Pannullo, che ieri sera, al Cine Teatro Minerva, hanno partecipato al convegno, moderato dal giornalista Carlo Avvisati, sul tema “Le prospettive di sviluppo del territorio legate al Grande Progetto Pompei” svoltosi nell’ambito delle iniziative collaterali all’edizione 2017 della Festa del Vino, dei sapori e dei saperi vesuviani, organizzata dall’associazione culturale “Il Nuovo Vesuvio” presieduta da Angelo Cesarano.

Il tema Grande Progetto Pompei è più che mai argomento centrale nelle agende dei sindaci delle città del vasto territorio che compone la buffer zona, l’area cuscinetto intorno a Pompei. In questi mesi si sta sviluppando un intenso lavoro istituzionale anche per la definizione del Piano di gestione Unesco dei siti archeologici dell'area vesuviana e del Piano strategico per la loro valorizzazione.

Il sindaco Giuseppe Balzano ha sollecitato a crederci in questa grande e unica opportunità «Dobbiamo crederci – ha esortato il primo cirttadino di Boscoreale -. Io ci ho creduto da subito e sto profondendo tutto il mio impegno per dare sostegno a questa grande occasione di sviluppo per i nostri territori. Il percorso è ancora lungo, ma con la sinergia che va sempre più consolidandosi tra gli attori del progetto, trasformeremo e valorizzeremo le nostre città».

Il sindaco di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione, ha espresso il suo pensiero ritenendo anch’egli il progetto una risorsa per tutti  «Il Grande Progetto Pompei deve essere occasione per sviluppare beni e risorse di questo territorio – ha affermato - Dobbiamo avere la capacità di tracciare con fermezza percorsi che conducano allo sviluppo turistico e ricettivo, e ci riusciremo perché c’è grande coesione tra i sindaci. Centrale deve essere anche il disinquinamento del fiume Sarno».

Antonio Pannullo, sindaco di Castellammare, ha, invece, puntato la sua attenzione sulla promozione dei beni archeologici, della risorsa mare e sviluppo della mobilità: «Il progetto deve avere una continuità mettendo in rete i beni archeologici di questi territori – ha spiegato -. Va recuperata l’intera linea di costa, cui unire il recupero dei vecchi siti industriali trasformandoli in risorse. Va anche eliminato il degrado diffuso con misure adeguate. Dobbiamo puntare molto anche sulla mobilità sostenendo la realizzazione di un sistema di trasporto adeguato quale potrebbe essere il tram leggero che unisce Torre Annunziata a Castellammare fino al rione “acqua della madonna”. Il nostro impegno – ha concluso - va anche nella direzione di creare le condizioni per consentire l’attracco di navi da crociera nei nostri porti».

Interessante la proposta avanzata dal sindaco Pannullo, quella cioè di «Costituire, tra i comuni della buffer zone, uno sportello unico di auto progettazione per ricercare risorse e opportunità di finanziamento per le opere complementari al Grande Progetto Pompei».  

Rilevante la proposta di Francesco Colace dell’Università degli Studi di Salerno: «Costruiamo un progetto insieme, un laboratorio di ricerca aperta sul territorio per creare infrastrutture. Garantisco  - ha affermato - che ci sono aziende che voglio investire seriamente su questo territorio che è una vera miniera». Il prof. Colace, nel ricordare le eccellenze campane rappresentate dalle università, ha sollecitato a «Veicolare nuove tecnologie nel campo archeologico”, e si è complimentato con i sindaci della buffer zone “State facendo di tutto, e di questo ve ne do atto, per valorizzare le vostre città, per dare benessere e quindi felicità ai vostri concittadini».