Sciopero alla Leonardo di Nola, paura per il futuro

Sindacati e politica lanciano appello a Governo e Regione

sciopero alla leonardo di nola paura per il futuro
Nola.  

Oggi i lavoratori dello stabilimento Leonardo di Pomigliano hanno proclamato due ore di sciopero per ogni turno di lavoro per esprimere le loro preoccupazioni circa il futuro produttivo e occupazionale di un sito strategico su cui, però, si susseguono voci preoccupanti - a iniziare dal possibile trasferimento di lavoratori e produzioni presso lo stabilimento aeronautico di Nola.

La Cgil: Serve piano di sviluppo 

“Sosteniamo con forza le ragioni che hanno portato, oggi, le lavoratrici ed i lavoratori dello stabilimento Leonardo di Pomigliano d’Arco ad effettuare due ore di sciopero per richiamare l’attenzione sul futuro industriale, produttivo ed occupazionale di tutti gli stabilimenti campani del gruppo. L’assenza di un processo di sviluppo chiaro e a lungo termine ma, anzi, la cessione di alcuni siti, come quello di via Bleirot a Napoli e il trasferimento dei lavoratori della Cyber da Napoli a Pomigliano, sono il segnale della mancata volontà di investire su un serio piano di sviluppo industriale nella nostra regione dove il settore aeronautico rappresenta un valore aggiunto per l’economia e l’occupazione”. Così il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, commentando lo sciopero di due ore indetto oggi dai sindacati dei metalmeccanici all’interno dello stabilimento Leonardo di Pomigliano d’Arco.

“Al Governo e alla Regione –prosegue Ricci - chiediamo un impegno concreto affinchè Leonardo non smobiliti per investire altrove, lasciando nell’incertezza centinaia di lavoratrici e lavoratori. Siamo e saremo al fianco della Fiom Cgil Napoli in questa battaglia e sosterremo ogni azione di lotta che verrà messa in campo per evitare – conclude il segretario generale Cgil Napoli e Campania – eventuali dismissioni oridimensionamenti in tutti gli stabilimenti presenti sul territorio”.

 "Come Fim Cisl riteniamo la presenza delle divisioni di Leonardo negli stabilimenti del nostro territorio sia un patrimonio da difendere tutti insieme: sindacato ed istituzioni locali e regionali". È quanto afferma Biagio Trapani, segretario generale della Fim Cisl. "Abbiamo condiviso con l'azienda e le altre organizzazioni sindacali il piano di sviluppo Operazione, Imprese, Futuro della divisione elettronica per creare a Fusaro il centro di eccellenza delle attività di microelettronica e saremo vigili che non si accumulino ulteriori ritardi. Abbiamo lottato per la reindustrializzazione dello stabilimento di Giugliano, ad oggi registriamo la presenza di Leonardo Logistics System che ne occupa il 45% degli spazi - prosegue Trapani - saremo attenti a sollecitare l'azienda a definire il futuro industriale degli spazi rimanenti una volta che le attività di microelettronica saranno definitivamente trasferite a Fusaro. Abbiamo già scritto che ci è ben chiaro che la creazione della divisione Aeronautics non è la soluzione dei problemi della ex divisione Aerostrutture e che per traguardare gli obiettivi della piena sostenibilità industriale della ora BU Aerostrutture occorrono mirati ed ingenti investimenti per assumere il ruolo di soggetto industriale di riferimento nel segmento dell'ala fissa, civile e militare che le competenze e le professionalità presenti nei nostri siti consentono di realizzare. Il rilancio della BU Aerostrutture è vitale per la ripresa del distretto aerospaziale che il nostro territorio esprime. È necessario conoscere quanto prima - conclude il segretario Fim - gli impatti di questa nuova organizzazione sul piano industriale di Leonardo, le direttrici e la mole degli investimenti previsti e le partnership internazionali in costruzione per il rilancio del Business delle Aerostrutture. La Fim Cisl di Nanpoli sarà vigile e puntuale, con le sue rsu degli stabilimenti Leonardo, nell'esercizio del ruolo di monitoraggio, senza pregiudiziali ma con estrema attenzione, dei processi di partnership, avendo come stella polare la necessità di salde garanzie sui livelli occupazionali, professionali e degli insediamenti che la direzione di Leonardo ha sempre espresso con chiarezza alle segreterie nazionali e territoriali".

Ciarambino: Non mortifichiamo eccellenza campana 

"Forte preoccupazione e ferma contrarietà rispetto alle politiche industriali che Leonardo sta adottando nei confronti dei siti campani e lo sciopero di due ore dei lavoratori di Pomigliano stamane dimostra quanto la situazione susciti allarme". Lo afferma Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e componente del gruppo Misto. "Dalla discussione con i rappresentanti sindacali - spiega - è emerso un quadro fosco: le scelte aziendali non sembrano andare nella direzione di favorire lo sviluppo industriale, ma piuttosto scaturire da una volontà di disinvestire e ridurre progressivamente la presenza di Leonardo sul territorio campano, con particolare danno per il sito di Pomigliano. Già da tempo si registrano relazioni industriali inadeguate, mancanza di trasparenza e di coinvolgimento delle rappresentanze sindacali, cessioni di asset strategici e ritardi nell'attuazione degli accordi - precisa Ciarambino -. La lettera aperta inviata dalle rappresentanze sindacali ai vertici metropolitani e regionali esprime i forti timori dei lavoratori del sito pomiglianese che la produzione industriale possa essere spostata altrove, cancellando decenni di eccellenza e mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro. Il sito di Pomigliano rappresenta la storia dell'aerospazio non solo in Campania, ma nel nostro Paese, e va valorizzato, non certamente smantellato e ceduto, secondo mere logiche di profitto che non riconoscono il valore di chi ha fatto grande l'industria aerospaziale italiana. La verità è che già da tempo è in atto una "autonomia differenziata dell'aerospazio" che ha scippato al Sud il primato, portando alla chiusura di siti in Campania e concentrando nel Mezzogiorno solo le attività a minor valore aggiunto e più esposte alle crisi, mentre le produzioni più redditizie e gli investimenti sono stati riservati al Nord. È necessario che tutta la politica della nostra terra faccia sentire la propria voce all'unisono contro un disegno scellerato che penalizza il comparto aerospaziale campano e calpesta storia, professionalità e sacrifici di lavoratori e territori. Come sempre - conclude Ciarambino - io sarò al fianco dei lavoratori".