Marcia dei Dema su Roma: bus bloccati dalla Digos

Poggiani: è una vergogna. Ma de Magistris incontra i tecnici: verso la fumata bianca sui fondi

«Questo è un paese strano - denuncia de Magistris - dove si consente di far manifestare Casapound e si blocca un gruppo di cittadini perbene che s'è pagato il viaggio per manifestare civilmente per la città di Napoli».

Napoli.  

di Siep

I pullman con a bordo tutti i rappresentanti del Comune di Napoli e delle rispettive municipalità, è stato fermato dalle forze dell'ordine. Dieci i mezzi fermi per un controllo straordinario a Roma Sud mentre stavano per approdare nella Capitale per la manifestazione del primo Cittadino di Napoli, de Magistris, sul caso conti in rosso. I pullman in viaggio verso Roma sono stati stati fermati dagli agenti della Digos che hanno fatto scendere le persone a bordo ed hanno cominciato a perquisire l'autobus.

Per la terza volta da quando è in carica il sindaco Luigi de Magistris, la sua maggioranza, la giunta e gli arancioni di demA manifesteranno davanti Palazzo Chigi «contro il debito che non è del Comune che ci impedisce di espletare il mandato elettorale visto che abbiamo la cassa pignorata e bloccata».

Annunciata per le 12, la manifestazione comincerà con forte ritardio perché i dieci bus partiti da Napoli verso piazza Montecitorio sono stati bloccati a Roma Sud dalla Digos capitolina per i relativi controlli del caso. A denunciare il ritardo è Ivo Poggiani, presidente della Terza Muncipalità e anima movimentista della maggioranza arancione.

Controllati tutti gli striscioni che i manifestanti hanno portato per la giornata di proteste. Fermati e controllati anche tutti gli altri pullman al seguito di quello principale. Proteste da parte dei rappresentanti istituzionali per l'atteggiamento tenuto dalle forze dell'ordine. Al momento i pullman sono ancora fermi.

«In questo momento siamo ancora fermi. Spiega Ivo Poggiani rappresentante della III municipalità -. i controlli sono stati effettuati più di una volta, Si procede ancora alle ispezioni che non hanno rivelato alcun illecito. Eppure siamo ancora qui mentre il nostro sindaco è solo a rappresentare il dramma casse di Napoli a Montecitorio. Viene da pensare che questo rallentamento non sia casuale. Una semplice ipotesi, certo. Ma il risultato è disastroso per noi napoletani che volevamo raggiungere Roma per far valere i nostri diritti pacificamente.  E’ vergognoso quanto stiamo patendo. Anche i ragazzini sono stati fatti scendere e messi in attesa di questi controlli, a mio parere, eccessivi».

«Questo è un paese strano - denuncia de Magistris - dove si consente di far manifestare Casapound e si blocca un gruppo di cittadini perbene che s'è pagato il viaggio per manifestare civilmente per la città di Napoli». 

Il suo obiettivo, il sindaco, l'ha già raggiunto. De Maigstris avrebbe, secondo quanto trapelato, già incontrato i tecnici del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi e sarebbe stata trovata una soluzione per l'ormai famigerato debito CR8 che ammonta a 97 milioni di euro.

La Boschi avrebbe impegnato il governo a partecipare al debito.