L’ad della Tangenziale assicura: nessun rischio sicurezza

Oggi Riccardo Rigacci è stato audito dalla commissione infrastrutture del Comune di Napoli

Napoli.  

Non sussiste alcun pericolo sul versante della sicurezza per la Tangenziale di Napoli. È questo ciò che ha affermato oggi in commissione Infrastrutture Riccardo Rigacci, amministratore delegato della società Tangenziale, che ha risposto alle numerose domande poste dai consiglieri comunali. 

I lavori sul viadotto Capodichino  stanno proseguendo secondo i piani. L’intervento precedente il ripristino delle zone ossidate rilevate sul viadotto durante le attività di monitoraggio strutturale realizzate dalla società con cadenza periodica. 

La decisione di avviare interventi di risanamento e di adottare misure di limitazione della circolazione, previste dal Ministero, è stata assunta proprio per fornire le necessarie garanzie di sicurezza, ha spiegato Rigacci. Attualmente sono tre le imprese al lavoro; tra queste, anche quella che si occupa della realizzazione del nuovo sistema di smaltimento delle acque. Tutti i lavori previsti, che comprendono anche verifiche su altri ponti, saranno terminati presumibilmente entro la fine dell'anno, forse prima di Natale. 

Secondo l’azienda la decisione di adottare anche la cassa integrazione per una parte dei dipendenti è dovuta alla sospensione del pedaggio fino al 5 novembre, richiesta dal Ministero delle Infrastrutture anche alla luce delle sollecitazioni ricevute dal sindaco de Magistris. La misura infatti è  prevista fino alla fine dello stop al pedaggio. 

Rigacci ha sostenuto che nonostante non ci sia alcun collegamento tra cantieri e pedaggio, si è dovuta adottare questa decisione per non far ricadere su 184 lavoratori il costo della sospensione e le conseguenze dell'inattività. 

Il direttore generale del Comune di Napoli, Attilio Auricchio, ha chiarito che l'Amministrazione si è trovata suo malgrado ad affrontare un tema di importanza strategica in modo assolutamente inadeguato, a causa della tardiva informazione da parte di Tangenziale su un intervento di cui non era chiara la natura ordinaria o straordinaria. Un vuoto poi colmato con l'incontro chiarificatore della settimana scorsa, seguito dalla decisione di prevedere un tavolo permanente di confronto fino al termine degli interventi. Molte le perplessità sollevate dai consiglieri presenti che, come nella riunione di giovedì scorso, hanno ricordato che in un'analoga riunione di commissione svoltasi a settembre dello scorso anno la società aveva tranquillizzato sulla sicurezza dell'infrastruttura senza annunciare interventi successivi, come poi accaduto. Per il consigliere Andrea Santoro (Misto-Fratelli d'Italia) se non vi era pericolo per la sicurezza prima, non si giustifica l'intervento di questi giorni, e non è condivisibile la decisione della cig, visto che i lavoratori coinvolti potevano essere utilizzati con altre modalità. Matteo Brambilla (Movimento 5 Stelle), Maria Caniglia (Ce simme sfasteriate) e Roberta Giova (La Città) hanno chiesto che la società fornisca copia delle verifiche effettuate nel corso degli ultimi anni, atti corredati dall'indicazione dei costi sostenuti per la manutenzione, anche alla luce delle dichiarazioni sull'imprevedibilità della situazione che ha poi richiesto lavori straordinari. 

“A quanto ci risulta - ha dichiarato Giova - Tangenziale s.p.a. effettua varie tipologie di controllo, trimestralmente ed annualmente, per prevenire eventuali problemi. La domanda che sorge spontanea è: se fossero stati realmente così efficaci quei controlli e quindi certificato il livello di ammaloramento registrato, perché non programmare degli interventi per ridurre il più possibile i disagi? L'impressione che si ha è che, all'improvviso, si siano resi conto della reale entità dei danni e a questo punto, deduco, sia stato un puro caso che sinora non si siano verificati incidenti. Visto che ad oggi ancora non ci hanno fornito spiegazioni dettagliate sulla natura e sulla causa degli ammaloramenti registrati ho richiesto formalmente ai vertici della Tangenziale le schede tecniche manutentive degli ultimi tre anni, proprio per fare piena luce sulla questione". Mario Coppeto (Napoli in Comune a Sinistra) ha sollecitato relazioni tecniche sullo stato di salute dell'infrastruttura e dati sugli investimenti in materia di sicurezza, chiedendo in che modo la cassa integrazione possa avere ricadute sui lavoratori, in particolare su quelli stagionali. Fulvio Frezza (Misto) si è associato alle perplessità sollevate sui controlli fin qui effettuati, denunciando la mancanza di pulizia di molti tratti della Tangenziale e il mancato completamento della barriera antirumore. Per Diego Venanzoni (Partito Democratico) va affrontato il tema della paralisi della circolazione, che non è solo colpa di Tangenziale; per questo l'Amministrazione deve intervenire con adeguate misure alternative. Vincenzo Moretto (Prima Napoli) si è detto convinto che l'Amministrazione avesse il dovere di chiedere informazioni a Tangenziale in quanto responsabile della mobilità urbana e della sicurezza dei cittadini. Se poi l'intervento era previsto, non sarebbero sussistiti gli elementi per ottenere la cassa integrazione, collegata a eventi imprevedibili e i cui effetti ricadono sulla collettività. Ciro Langella (Agorà) ha chiesto di capire cosa non ha funzionato nella macchina organizzativa, che contempla interventi e spese di manutenzione che non dovrebbero poi portare a un evento imprevisto e alla cassa integrazione che penalizza i lavoratori. Stanislao Lanzotti (Forza Italia) ha proposto la riapertura, in assenza di rischio, della circolazione sul viadotto su tre corsie durante il periodo natalizio e l'adozione di misure alternative alla circolazione in città.