De Magistris: La Campania sta andando verso la zona rossa

Il sindaco: nella nostra regione responsabilità politica sul dramma sanitario

de magistris la campania sta andando verso la zona rossa
Napoli.  

Il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, è tutt’altro che ottimista sulla possibilità reale della Campania di contenere il contagio da Covid-19.

 "Temo che la Campania stia andando verso la zona rossa - ha affermato il primo cittadino partenopeo - a mio avviso dall'analisi puntuale dei dati probabilmente ci troviamo già lì”.

De Magistris ha voluto però sottolineare di voler prima leggere "la versione definitiva" del Dpcm perché "da ieri sera - ha detto il sindaco - abbiamo lavorato su varie bozze e bisogna stare molto attenti, perché poi cambia sempre qualcosa e cambia qualcosa di determinante. Ma al di là di zona arancione o rossa, l'incapacità con cui è stata gestita la fase del dopo lockdown soprattutto dal punto di vista sanitario ci porta inevitabilmente verso misure più restrittive. C'è nella nostra regione un'evidente responsabilità politica ormai sotto gli occhi di tutti sul tema sanitario che è drammatico. Devo dire però che anche il Governo nazionale si è fatto trovare non prontissimo sul piano sia sanitario, dove secondo me ci voleva più pressione, più input e più coordinamento nazionale, ma anche dal punto di vista sociale ed economico. Doveva prepararsi meglio e in maniera più adeguata a questo autunno".

Il sindaco ha anche fatto sapere che non ha ancora avuto alcuna “risposta dal ministro Speranza”. Il primo cittadino partenopeo insieme con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, aveva inviato, lo scorso 28 ottobre, una lettera al ministro della Salute chiedendo focus specifici sulla situazione del contagio da coronavirus nelle due metropoli. 

“Il ministro - ha detto de Magistris - si era impegnato in poche ore a darci i dati, ma non li abbiamo ancora avuti. Mi auguro di averli in queste ore in cui stanno elaborando i vari focus sulle varie zone. Immagino che, così come si è impegnato, il ministro ci farà avere un focus più analitico su Napoli e Milano".

L’ex pm si augura “una maggiore coesione e cooperazione istituzionale, perché da questa fase in particolare se ne esce se si è uniti, Governo, Regioni e città. Bisogna evitare una serie di errori commessi quando c'è stata una forte contrapposizione tra Governo e Regioni, ma non è semplice perché passa non solo dalle istituzioni, ma anche dalle persone. Con alcuni è facile dialogare ed è addirittura efficace, con altri ci puoi provare quanto vuoi tu, porgi l'altra guancia, ti metti in gioco, provi a fare tutto, ma ci sono persone che non hanno nel sangue l'idea che ci sono altre istituzioni, che esiste il dialogo e la condivisione. E' un problema in tempi di pace, immaginiamoci in tempi di pandemia".

Sul rapporto istituzionale con il governatore campano, Vincenzo De Luca, il sindaco ha detto con chiarezza che "il dialogo si fa in due e noi siamo pronti come sempre, Diventa molto noioso di questi tempi rispondere sempre alla stessa domanda, è diventata una domanda di rito. Dalle parole del presidente si capisce chi vuole il dialogo e chi no".