De Magistris: Non chiuderò la città

Il sindaco di Napoli: “Il cittadino non è colpevole di tutta questa storia”

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Napoli.  

Sull’invio dell’esercito nella sua città il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha le idee chiare e le esprime con nettezza.  

"L'Esercito? Se la situazione è talmente grave che c'è bisogno dei medici dell'Esercito è chiaro che concordo, ma se l'Esercito significa per controllare la gente che cammina per strada mi sembra una misura totalmente inappropriata - ha detto il sindaco - Se è per la gestione della parte sanitaria, allora vuol dire che c'è qualcosa che non va nell'organizzazione politica della sanità campana". 

Intanto per il pomeriggio di oggi si attende il tanto annunciato provvedimento anti-assembramento annunciato dal primo cittadino partenopeo nei giorni passati come “iniziativa clamorosa”.

Sul provvedimento de Magistris ha anticipato che metterà “in campo azioni per cercare di contenere l'assembramento ma per dimostrare al Governo nazionale e al governo regionale che, dopo 20 giorni di mie sollecitazioni, ancora non ci dicono se la realtà è uguale ai dati. Quali sono queste azioni? Non lo dico, sono abituato a commentare i provvedimenti dopo. Sicuramente non chiudo singole strade e non chiudo tutta la città. Faremo un lavoro tutti quanti insieme per intervenire dove si formano gli assembramenti, lo faranno le persone che collaborano da sempre: forze di polizia, prefetto, sindaco e cittadini, perché il cittadino non è colpevole di tutta questa storia".

Sul colore della Campania il sindaco ha sottolineato che “la zona rossa la annunciò il presidente della Regione Campania in modo roboante una quindicina di giorni fa e, pochi minuti dopo, siccome fu una notizia che suscitò scalpore perché non era accompagnata da informazioni adeguate di ristoro, creò quello sconcerto. È una lettura, ma è una lettura un po' sconcertante, perché a Napoli la maggior parte delle manifestazioni sono pacifiche. Se la situazione sanitaria è drammatica basta spiegare che bisogna fare più restrizioni, contestualmente prevedi i ristori e si va avanti". De Magistris ha sottolineato come nelle ultime settimane ci siano state a Napoli "non meno di venti manifestazioni, tutte pacifiche. Quella è stata una manifestazione particolare in cui alcune frange violente si sono infilate in un corteo pacifico. Ma non è l'unica lettura, possono essercene altre: una può essere che i dati che noi leggiamo ogni giorno non corrispondono alla realtà dei posti letto disponibili".