De Magistris dà i voti agli avversari della Clemente: "Lei unica autonoma"

Per Dema "Manfredi vittima consapevole, Maresca improponibile e Bassolino ha mortificato la città"

de magistris da i voti agli avversari della clemente lei unica autonoma
Napoli.  

Si moltiplicano gli appuntamenti elettorali man mano che si avvicina la data del voto e Napoli viene percorsa in lungo e largo dai candidati che sono chiamati anche a confrontarsi con sindacati e associazioni. Gaetano Manfredi ha incontrato i cittadini e commercinti di piazza Carlo III accompagnato dal segretario nazionale del Psi Enzo Maraio. Alla Cgil di via Toledo invece è stata la volta di Antonio Bassolino. Mentre il candidato civico di centrodestra Catello Maresca è stato ospite della Fondazione Valenzi. 

Ma la giornata elettorale è stata segnata dal post di Luigi De Magistris che decide di dare i voti agli avvresari di Alessandra Clemente, la sua ex assessora che corre per la poltrona di sindaco. 

''Perché votare Alessandra Clemente sindaco di Napoli? Perché è competente e giovane, ma con otto anni di esperienza nel Comune come assessore. Sempre in prima linea nella lotta per legalità e cura delle fragilità. La sua storia personale, di giovanissima vittima innocente della camorra, ci insegna che non è fuggita dal luogo in cui ha avuto il male più orrendo, ma è rimasta per dimostrare che l'amore prevale sull'odio''. 

Ai napoletani il sindaco uscente dice che Alessandra Clemente è "una candidata a cui 'tocca ora dimostrare di meritarsi la fiducia della maggioranza dei napoletani. La sua è la candidatura che oggettivamente offre maggiori garanzie di autonomia, libertà e coraggio e accanto a lei poi ci sono donne e uomini coraggiosi e competenti''. De Magistris non nasconde che Clemente ''non parte favorita, ma non è un demerito. Soprattutto i giovani - conclude - potranno essere quelli che determineranno la scelta del prossimo sindaco di Napoli''.

Poi non risparmia critiche agli avversari. ''Manfredi è vittima consapevole di uno schieramento che lo ha incatenato prima ancora di cominciare la campagna elettorale - per de Magistris - Con lui è un mesto ritorno all'ancien régime. Nelle sue liste c'è tutto e il contrario di tutto: De Luca con la sua bulimia politica di stampo tirannico, una nutrita pattuglia di berlusconiani, anche leghisti, poi fedeli di Luigi Cesaro, sempre lo stesso Pd dopo dieci anni, un po' di sinistra varia, residui di quello che fu il M5S che non ha mantenuto un solo impegno''. Nelle liste a sostegno del candidato del centrosinistra e del M5s - evidenzia de Magistris - ''ci sono diverse donne e uomini che sono stati nella nostra squadra con merito, a dimostrazione che abbiamo costruito una classe dirigente''. Guardando al centrodestra, de Magistris afferma che Maresca ''è improponibile. Dice di voler guidare una coalizione civica e si mette a braccetto di Salvini e Berlusconi oltre al fatto che non ne azzecca una: dai contenuti, alle compagnie, dalle liste non ammesse alle dichiarazioni imbarazzanti''. Le critiche del sindaco uscente non risparmiano il candidato Antonio Bassolino a cui, se da un lato riconosce ''il merito di averci messo la faccia in età avanzata per riprovare a vincere'' dall'altro ricorda che ''noi napoletani, io sicuramente avendo amministrato dopo il disastro ambientale e finanziario della stagione Iervolino-Bassolino, non dimentichiamo i rifiuti al primo piano, il debito enorme, la mortificazione di una città piegata senza un turista e cancellata da ogni meta nazionale ed internazionale''.