Prodi da Napoli lancia la sfida del nuovo Ulivo, ma avverte: Il Pd deve guidare

Il professore benedice il patto che ha portato Manfredi all'elezione

prodi da napoli lancia la sfida del nuovo ulivo ma avverte il pd deve guidare

Prodi da Napoli benedice il patto Pd Cinque Stelle che ha portato all'elezione di Manfredi, lancia un nuovo Ulivo in vista delle elezioni politiche del 2023 e avverte: senza una coalizione ampia come quella di Napoli la sconfitta sarà certa

Napoli.  

Senza una coalizione ampia il centrosinistra non ce la farà, quindi l'alleanza con il Movimento 5 Stelle è un bene, l'esperimento napoli e bologa dimostra che l'ipotesi di un nuovo ulivo è possibile. Così Romano prodi ha benedetto il patto tra Pd e Cinque stelle che ha portato all'elezione di Gaetano Manfredi a sindaco di Napoli. Il professore, due volte premier ed ex presidente dell'Iri, è intervenuto al dibattito organizzato da Polimina, scuola di politica di Milano e Napoli sul tema «Le parole della politica e l'emozione pubblica. Il leaderismo: costruire relazioni o limitarsi ad apparire?».

Il nuovo processo però deve avere una guida secondo il professore, e questa guida deve assumerla il Partito Democratico. «Il M5S - ha detto - ha avuto i suoi problemi e scissioni, come l'uscita di Di Battista e anche altri problemi interni, ma è cominciata questa sperimentazione di alleanza a Napoli e Bologna, e ora bisogna vedere come va avanti questo processo che ha bisogno anche di una guida che spetta al segretario Letta. È lui che deve formare una coalizione, lo sta facendo ma lo deve fare attraverso una linea che venga dibattuta a livello interno. Vediamo anche come vanno ora nel Pd le agorà, che sono un richiamo alla politica che viene dal basso».

Tra i leader del possibile nuovo Ulivo, Prodi inserisce anche Giuseppe Conte: «è anche lui un federatore - ha detto - ma adesso vediamo la sua posizione dopo il risultato di queste elezioni, comunque anche nel 5S serve una persona che garantisca una linea. Poi c'è Calenda che credo abbia avuto successo garantendo un centrosinistra moderato, ma, ripeto, anche in questo campo tocca a Letta ricomporre alla sua destra e alla sua sinistra la coalizione e il Pd deve avere una forza attrattiva».