La portaerei Truman degli Usa è giunta nel golfo di Napoli, folla di curiosi

Erano sei anni che mancava una nave americana. Ma De Magistris accusa: siamo una città di pace

la portaerei truman degli usa e giunta nel golfo di napoli folla di curiosi

Visibile dal lungomare. Un gruppo di marinai parteciperà alla pulizia dell'anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere

Napoli.  

E' arrivata all'alba nel golfo di Napoli la portaerei statunitense classe Nimitz USS Harry S.Truman (CVN 75). L'unità della Marina Usa ha fatto una tappa lo scorso 23 aprile nel porto di Trieste. A Napoli, nonostante una leggera foschia, la nave è ben visibile: sono in tanti che sul lungomare - all'altezza del Castel dell'Ovo - si sono fermati per fotografarla.
Un gruppo di marinai della Truman, del Carrier Air Wing (CVW) 1, del Destroyer Squadron (DESRON) 28, e del Carrier Strike Group (CSG) parteciperanno ad un'attività di pulizia e manutenzione dell'Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere, il secondo in ordine di grandezza dell'Impero Romano, che fu anche teatro delle gesta di Spartaco.

Una portaerei della Marina statunitense mancava da Napoli da sei anni. L'Harry S. Truman Carrier Strike Group (HSTCSG) è attualmente in dispiegamento programmato nell'area di operazioni della Sesta Flotta in supporto alla sicurezza e alla stabilità marittima, anche allo scopo di rassicurare Alleati e partner in Europa e Africa. 

Ma l'arrivo della portaerei americana ha portato con sé anche polemiche e una dura critica è stata sollevata dall'ex sindaco di Napoli, Luigi De Magistris: 

"Durante il mio mandato, con una delibera storica, dichiarammo il porto di Napoli ed il suo golfo denuclearizzato e che, quindi, tutte le navi e i sottomarini a propulsione nucleare non avrebbero potuto farne accesso. Delibera sicuramente simbolica - spiega l'ex sindaco - ma che evidenzia come la sovranità del nostro Paese sia limitata e che siamo subalterni alla NATO."
" Il Governo Conte/Salvini/Di Maio, nel frattempo, ci voleva chiudere il porto perché accoglievamo le navi delle ONG che salvavano le persone che fuggivano dalle guerre e dai suoi effetti duraturi, anche volute e condotte da governi occidentali, negli anni passati, in Libia come in Siria, in Iraq come in Afghanistan - scrive oggi Luigi de Magistris -  Non ci piegammo al razzismo di Stato di guerra e aprimmo i porti, per ubbidire alla Costituzione di fronte alle illegalità del potere." prosegue l'ex Sindaco di Napoli. "La nostra città è oggi aperta alle sorelle e ai fratelli ucraini, come a tutte le persone che hanno bisogno di aiuto e pace. Nello statuto della città di Napoli inserimmo in maniera indelebile: “città di pace”. Le portaerei con armi di distruzione di massa non sono gradite, devono rappresentare il passato non il futuro del nostro pianeta. Il nostro mare è di pace, non di guerra" conclude de Magistris