Ennio cascetta si è dimesso oggi dalla presidenza di Metropoloitana Spa, la società che ha guidato dal luglio del 2017 e che ha realizzato in questi ultimi anni alcuni dei progetti più importanti nella città di Napoli.
Cascetta ha pubblicato una lettera in cui annuncia le dimissioni. Cascetta, classe 1953, già professore ordinario di Infrastrutture e sistemi di trasporto è docente presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Cambridge USA , è stato assessore regionale ai trasporti della Campania dal 2000 al 2010, nelle giunte guidate da Antonio Bassolino. Tra i molteplici incarichi istituzionali ricoperti c’è quello di presidente di Anas Gruppo FS italiane, nel 2018. Nel 2021 è stato nominato presidente Presidente del Consiglio di Amministrazione di TECNE Gruppo Autostrade per l’Italia S.p.A.
Di seguito il testo della missiva.
«Ho dedicato alla concezione e alla realizzazione della metropolitana di Napoli molti anni della mia vita professionale e al di là dei ruoli continuerò a seguirla e sostenerla», scrive Cascetta in una nota con la quale annuncia le dimissioni. E prosegue: «In questi cinque anni da presidente si sono raggiunti molti risultati come l’apertura di stazioni e piazze attese da tempo come Duomo, Garibaldi e Municipio, anche se il lavoro va ancora completato, dando impulso alla eliminazione di molti cantieri in città, che stanno migliorando la vita dei cittadini, il valore di quartieri e immobili, la bellezza della città con una riqualificazione che non ha pari. Basti ricordare che la metropolitana si è occupata o si sta occupando di ben 15 piazze di Napoli. In questi anni sono arrivati finanziamenti dello Stato importanti per completare le stazioni archeologiche di Municipio e Duomo, oltre che per il completamento della linea 6 fino al deposito di Campegna. Siamo ormai prossimi al completamento della stazione di Municipio, di Centro Direzionale, di Tribunali al completamento delle opere civili della linea 6 da Mergellina a piazza Municipio. Continuerò a essere un “tifoso” di questo progetto, dunque, ma oggi non ci sono le condizioni di proseguire in un incarico che si concluderebbe comunque con il prossimo bilancio. Inoltre la recente nomina a presidente di Tecnè, la società di ingegneria del nuovo gruppo Autostrade per l’ Italia, dopo il passaggio delle azioni a Cassa Depositi e Prestiti e ai fondi assume una valenza ancora più impegnativa. Alla Metropolitana resto comunque legato profondamente e mi sono impegnato a seguire per conto di MN s.p.a. il progetto del Museo Aperto della Metropolitana, il MAM. Spero che a breve il Comune riconosca il pubblico interesse di questa proposta presentata ben tre anni fa da un gruppo di promotori privati coordinato da MN per investire nella manutenzione e nella valorizzazione delle stazioni museo della metropolitana dell’arte».