Napoli. Raid su insegna tabaccaio ucciso. Maresca chiede "Stato di emergenza"

Il magistrato consigliere comunale: "Ci sono parti di città dove lo Stato non esiste più"

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Napoli.  

"Ci sono territori, parti di città ormai sempre più consistenti, dove lo Stato non esiste più. 
Gli studiosi più celebrati disquisiranno di cultura, di istruzione, che pure sono importanti in prospettiva, ma ora è il momento del presidio e del controllo". Lo dichiara in una nota Catello Maresca, consigliere comunale di Napoli in merito al raid vandalico dell'altra sera sull'insegna del negozio di Ulderico Esposito, il tabaccaio ucciso a Chiaiano nel 2019.
"Occorrono uomini e mezzi sicuramente, ma prima ancora una seria strategia di prevenzione - rimarca - Quello della sicurezza è il punto più grave su cui l’Amministrazione evidentemente arranca". "Non ci sono idee, si naviga a vista, alla ricerca di qualcosa di indefinito. Il patto del ministro dell'Interno Lamorgese si è dimostrato un clamoroso fallimento. L’episodio, l’ennesimo, dell’atto vandalico all’interno della stazione di Chiaiano, dove l’8 giugno 2019 perse la vita il tabaccaio Ulderico Esposito, è uno schiaffo ai familiari e a tutte le persone perbene". 
"Il sindaco si è finalmente deciso a chiedere più uomini delle forze dell’ordine che temo non arriveranno a breve e comunque non in numero adeguato all’emergenza. 
E non ci dicesserro che Napoli è come le altre grandi metropoli europee, perché non è così, se non altro per il diffuso senso di impunità che ormai c’è in città. A Napoli i delinquenti sono sicuri di fare quello che vogliono e di poterla fare franca. Allora che serve? La nostra ricetta è chiara e l’abbiamo proposta da tempo, ma purtroppo finora siamo stati sostanzialmente inascoltati. Occorre dichiarare lo stato di emergenza criminalità, istituire un tavolo permanente con rappresentanti plenipotenziari del ministero dell’Interno, del Comune e della Procura Generale. 
Pianificare operazioni di presidio ordinario dei quartieri, soprattutto nelle ore notturne, unitamente ad operazioni di polizia, a partire da quelle antidroga. Ormai si spaccia ogni tipo di schifezza pressoché liberamente ad ogni angolo delle strade della movida. Poi - aggiunge Maresca - subito nuove regole di ingaggio per consentire alle forze dell’ordine di intervenire efficacemente, a partire dall’utilizzo del taser, da parte della polizia municipale. Servono chiare linee strategiche, unitamente ad una seria attività motivazionale e a verifiche sul raggiungimento degli obiettivi. Senza un salto di qualità verso una azione  moderna di ordine pubblico ed un coordinamento costante con gli attori del processo sanzionatorio andremo sempre peggio. E ci troveremo a dover parlare ogni giorno di aggressioni e tragedie annunciate", ha concluso.