“Non possiamo ridurre il Consiglio regionale a un passacarte. Chiediamo rispetto per le istituzioni e un confronto vero sulla programmazione della Campania.”
Con queste parole, il consigliere regionale di Azione e presidente della I commissione, Giuseppe Sommese, è intervenuto oggi in aula con un discorso che ha richiamato tutti a un principio fondamentale: il ruolo del consiglio non è accessorio, ma centrale. “Per nove anni – ha detto – è esistito un metodo di confronto. Poi, all’improvviso, tutto si è interrotto. E oggi apprendiamo dai giornali che candidati e coalizioni verranno decisi altrove, senza contenuti, senza visione, senza confronto.”
Sommese ha rivendicato con forza la legittimità democratica del ruolo dei consiglieri regionali - eletti con le preferenze - e pertanto rappresentati diretti di persone che chiedono rappresentanza, partecipazione e voce.
“Noi siamo l’ultimo presidio diretto di democrazia territoriale - insieme agli amministratori locali - direttamente scelti dagli elettori. Non possiamo restare a guardare mentre la politica si riduce a un gioco a porte chiuse. Vogliamo un confronto sui programmi, sulle idee, non sui nomi.”
Nel suo intervento, Sommese ha rilanciato la necessità di un dialogo costruttivo con tutte le forze politiche e ha sottolineato il ruolo decisivo che l’area moderata, riformista e responsabile ha avuto negli ultimi vent’anni in Campania.
“È da qui che si deve ripartire. Non siamo in ritardo: in politica anche una giornata può bastare a tracciare una visione se c’è volontà.”
Infine, ha invitato a recuperare lo spirito positivo che ha animato il lavoro nelle commissioni, dove spesso - al di là delle appartenenze - si è saputo mettere al centro l’interesse della Regione.
“Facciamolo anche adesso, nella costruzione di una proposta politica seria, larga, credibile. La Campania merita una visione, non solo una somma di sigle.”
