San Carlo, è guerra aperta: Manfredi impugna la nomina di Macciardi al Tar

Scontro tra Comune, Regione e Governo

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Napoli.  

Il sindaco Gaetano Manfredi ha annunciato il ricorso al Tar contro la nomina di Fulvio Macciardi a sovrintendente del Teatro San Carlo, decisa ieri dal ministro della Cultura Alessandro Giuli. La decisione scaturisce da una riunione ritenuta illegittima dal primo cittadino, che contesta la validità di un voto espresso da soli tre membri su cinque del Consiglio di indirizzo (Cdi), senza la sua presenza.

Un "colpo di mano" politico

La vicenda ha radici nelle tensioni tra Comune, Regione e Governo. Lunedi 5 agosto, tre consiglieri del Cdi – Marilù Faraone Mennella e Gianfranco Nicoletti (nominati dal Ministero) e Riccardo Realfonzo (indicato dalla Regione) – si sono riuniti senza il sindaco, presidente della Fondazione, e hanno votato all’unanimità per Macciardi, ex sovrintendente del Teatro di Bologna e sostenuto dal sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi (FdI).

Manfredi aveva annullato la riunione per la cabina di regia sulla Coppa America, ma i tre hanno proseguito lo stesso, nominando Realfonzo segretario dopo il rifiuto del funzionario incaricato di verbalizzare. Il Collegio dei revisori del San Carlo ha già definito l’incontro "non rituale", mentre il Comune parla di un atto "inesistente".

Lo scontro con De Luca e il retroscena elettorale

La nomina di Macciardi non è solo una questione amministrativa, ma un tassello dello scontro tra Manfredi e il governatore Vincenzo De Luca, in vista delle regionali. Il sindaco, vicino ai 5 Stelle, è il principale sponsor della candidatura di Roberto Fico ed è proiettato verso le elezioni politiche con un ruolo da protagonista per il cosiddetto "campo largo",  mentre De Luca – in uscita dopo due mandati – sembra aprire ora al dialogo con il centrodestra, trovando sponda in Forza Italia ma anche in esponenti del governo Meloni. 

«Sono un uomo di pace, ma mi stanno costringendo a fare la guerra», avrebbe detto Manfredi ai suoi collaboratori. Intanto, Forza Italia ha già espresso sostegno a De Luca su temi come la sanità e la Coppa America, confermando l’avvicinamento tra Regione e Governo.

Cosa succederà ora?

Il sindaco potrebbe chiedere al Tar la sospensione del decreto ministeriale, mentre i tre consiglieri difendono la legittimità della riunione, citando una delibera di giugno che fissava la scelta del sovrintendente entro luglio.

Il San Carlo, simbolo culturale di Napoli, diventa così il teatro di uno scontro che potrebbe ridefinire gli equilibri politici campani. Con De Luca in uscita e Manfredi in ascesa, la partita è solo all’inizio. E il vero spettacolo, questa volta, è dietro le quinte.