Crosetto a Napoli: "A Cirielli affiderei il destino dei miei figli"

Il ministro rilancia la sfida del centrodestra in Campania e interviene su giustizia e caso Parma

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Napoli.  

È arrivato poco dopo le dieci e trenta al teatro Sannazaro di Napoli, in via Chiaia, il ministro della Difesa Guido Crosetto, accolto dal candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania, Edmondo Cirielli.
L’appuntamento, organizzato per la presentazione delle liste di Fratelli d’Italia, è diventato anche l’occasione per ribadire l’impegno del partito nella corsa per Palazzo Santa Lucia.

“In Campania si può vincere”

Dal palco del teatro, il ministro Crosetto ha espresso parole di forte sostegno al candidato del centrodestra.
“Il Governo si è impegnato mettendo un cavallo di razza e dando la Campania come contendibile – ha detto – dicendo che la Regione si può vincere e che Fratelli d’Italia punta sul miglior uomo che ha in questa terra. A Cirielli affiderei persino il destino dei miei figli.”

Crosetto ha ricordato che “l’ultima volta il risultato del centrosinistra fu altissimo”, ma si è detto convinto che “questa volta ci siano le condizioni per ottenere un grande risultato e vincere la Campania, una regione che avrebbe bisogno di una persona come Edmondo.”

Sulla riforma della giustizia: “È un tema politico, non c’è nulla di negativo”

Non solo politica regionale. Crosetto ha affrontato anche il tema della riforma della giustizia, approvata in Senato con 112 voti favorevoli, 59 contrari e 9 astenuti, e ora attesa al referendum confermativo.
“Il referendum significa affidare l’ultima parola al popolo – ha spiegato – e quando si esprime, si prende atto della sua decisione. Io non penso che questa riforma contenga nulla di negativo. È più un tema politico che reale.”

Il ministro ha aggiunto che “nessuno tocca la giustizia, anzi si cerca di ricostruire le condizioni perché torni a essere giustizia con la G maiuscola, capace di garantire tutti.”
E ha precisato: “Non è una riforma Meloni, ma una riforma per la giustizia. In caso di vittoria del ‘no’ non ci sarebbero ripercussioni sul governo.”

Sul caso Parma: “Quelle persone vanno prese a calci”

Crosetto ha infine commentato il video circolato sui social che mostra un gruppo di giovani intenti a intonare cori fascisti e inni al Duce nella sede di Fratelli d’Italia di Parma, utilizzata anche dal movimento giovanile del partito, Gioventù Nazionale.
“I cori fascisti di Parma si commentano da soli – ha dichiarato – sono qualcosa che non ha nulla a che fare con Fratelli d’Italia. Quelle persone vanno prese a calci e mandate via.”

Un messaggio netto, con cui il ministro ha voluto prendere le distanze da ogni forma di estremismo, ribadendo che comportamenti di quel tipo “non devono avere nulla a che fare con il partito”.

“Una destra di governo, non di nostalgia”

Con toni decisi ma misurati, Crosetto ha concluso il suo intervento richiamando l’identità di una destra “di governo, radicata nei territori, e non di nostalgia”.
Un incontro che, oltre a lanciare ufficialmente la campagna elettorale di Cirielli, segna anche un passaggio politico importante per Fratelli d’Italia, tra sostegno al candidato campano e difesa della linea del governo sulla giustizia.