Napoli, il Consiglio comunale approva il bilancio sociale

Ventuno voti favorevoli

napoli il consiglio comunale approva il bilancio sociale
Napoli.  

Approvato a maggioranza per appello nominale con ventuno voti favorevoli il bilancio sociale del Comune di Napoli veicolato con la delibera 178. Il documento nasce dalla volontà dell'Amministrazione di rendere conto delle proprie attività, scelte e risorse, in linea con il principio di accountability, ha spiegato l’assessore al Bilancio Pierpaolo Baretta,  il bilancio sociale è concepito come uno strumento per superare il deficit di comprensibilità dei rendiconti tradizionali, spesso troppo tecnico-finanziari, rendendo trasparenti e accessibili ai cittadini le priorità e gli obiettivi politici.

Un atto che viene presentato per la prima volta, ha proseguito Baretta, e che presenta gli interventi programmati e i risultati raggiunti in alcuni ambiti prescelti: welfare, dove le risorse stanziate sono aumentate dell’11%, in particolare nelle attività a favore dei minori e degli adolescenti; la pianificazione urbanistica, con gli importanti progetti di rigenerazione urbana messi in campo con risorse comunali, centrali e del PNRR; cultura e turismo, con attività ed eventi cresciuti nel tempo e diffusi su tutto il territorio comunale e il potenziamento della pulizia della città e del trasporto pubblico; infine il settore del Patto per Napoli, con risorse importanti messe in campo che hanno permesso di realizzare rilevanti progetti per la città.

Nel dibattito Sergio D’Angelo (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) ha ricordato il carattere facoltativo del bilancio sociale, che tuttavia è un processo partecipativo che deve coinvolgere tutti gli stakeholder, mentre in questo caso siamo piuttosto di fronte ad un rendiconto sociale. L’auspicio è che sia avviato il processo di partecipazione che deve essere alla base del bilancio sociale.

Iris Savastano (Forza Italia) ha espresso alcune riflessioni critiche articolate su tre aspetti: il valore politico del documento che richiede completezza e partecipazione pubblica, due aspetti che mancano; la coerenza metodologica, rispetto alla quale mancano i dati di impatto; l’efficacia comunicativa, che manca perché si è di fronte ad un documento unilaterale, scritto dall’amministrazione per l’amministrazione. Per questo, pur riconoscendo il valore potenziale dello strumento, non se ne condivide l’approccio e per questo il voto sarà contrario.

Massimo Cilenti (Napoli Libera), pur rilevando che il bilancio sociale non è un documento obbligatorio per legge, ha osservato che si tratta di un documento necessario per un’amministrazione pubblica che voglia presentare le attività svolte e i risultati ottenuti. In questa ottica vanno perciò raccolte le diverse istanze presentate dai consiglieri e trasformarle in azioni concrete in modo da incidere realmente sulle necessità dei territori.