In commissione Istruzione e Famiglie del Comune di NAPOLI confronto sulle nuove tariffe della refezione e asili nido. L'ultima seduta della Commissione Istruzione e Famiglie, presieduta da Aniello Esposito, è stata dedicata all'analisi e all'aggiornamento dei contributi della refezione scolastica e delle rette dei nidi. Alla riunione hanno partecipato l'assessora all'Istruzione e Famiglie Maura Striano e l'Assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta. Gli aggiornamenti sono contenuti nella delibera di Giunta n. 624 del 5 dicembre 2025, trasmessa al Consiglio comunale come proposta per l'approvazione delle tariffe dei servizi a domanda individuale.
Per quanto concerne i contributi della refezione scolastica la dirigente del Servizio Diritto allo Studio ha evidenziato che le quote di contribuzione delle famiglie non vengono aggiornate dal 2014. Come espressamente richiesto dall'assessore Striano e dal presidente Esposito, per elaborare le nuove quote e la riarticolazione in fasce - che rispecchia effettivamente la configurazione socio-economica del territorio - si è tenuto conto tanto della esigenza di tutela delle classi economicamente più deboli e delle famiglie, quanto di fattori oggettivi quali inflazione, aumento del costo della vita e delle materie prime, nonché dell'impatto della pandemia e la proposta nonché nel pieno rispetto del Testo Unico degli Enti Locali, garantendo la copertura minima del 36% della spesa prevista senza generare utili per il Comune.
La revisione è stata realizzata anche confrontando i costi della refezione scolastica sostenuti dalle famiglie a livello regionale e nazionale ed è emerso che a NAPOLI il contributo richiesto alle famiglie è tra i più bassi d'Italia. Il costo effettivo del pasto, comprensivo delle spese del personale e degli oneri fiscali, risultato dall'appalto concluso lo scorso giugno, ammonta a 5,40 euro. Gli importi delle prime tre fasce, fino a 6.000 euro di ISEE, rimangono invariati così come rimangono invariati i casi di esenzione e di riduzione nel caso di più figli. È stato ampliato il numero delle fasce che passano da 8 a 12; sono stati rimodulati gli importi nelle fasce ISEE 6.000,01/26.000,00 e sono state introdotte 3 nuove fasce da 26.000,01 a oltre 40.000,01. La fascia massima passa da euro 4,70 a euro 5,40 euro per pasto. In questo modo, le famiglie con ISEE più elevato contribuiscono proporzionalmente di più, mentre le fasce più deboli mantengono quote contenute e sostenibili.
È stata inoltre illustrata la nuova procedura di notifica, analogica e digitale, degli avvisi di accertamento esecutivo, elaborata insieme alle Aree Ragioneria ed Entrate, che velocizza il procedimento, elimina duplicazioni e consente un monitoraggio centralizzato dei pagamenti dei 27.000 utenti al fine di uniformare e rendere celeri i procedimenti con un significativo snellimento delle procedure in capo ai Servizi di Supporto e alle Municipalità. Per l'Assessore Baretta il quadro complessivo evidenzia l'impegno del Comune per assicurare un servizio essenziale, pur in presenza di una rilevante distanza tra il costo totale annuo del servizio a carico del Comune, che è pari a circa 21 milioni e quello sopportato dalle famiglie che è pari a 8,4 milioni.
È necessario pertanto che la dimensione sociale della refezione sia sostenuta anche da una riduzione della non marginale evasione. Dal Servizio Sistema Educativo sono stati illustrati gli elementi di analisi e le proposte contenute nella delibera di Giunta n. 624 del dicembre 2025 relative alle rette per i nidi di infanzia e le sezioni primavera del Comune di NAPOLI. Viene evidenziato che anche in questo caso il sistema tariffario è invariato da oltre dieci anni a fronte di un consistente incremento del costo dei posti nido, dovuto al forte incremento del costo del lavoro, all'innalzamento degli standard di qualità del servizio con l'introduzione di personale educativo a supporto dei bambini con bisogni speciali, del piano di riqualificazione delle strutture e di acquisto di arredi e strumentazioni didattiche, dell'incremento dei costi della refezione.
Si rappresenta inoltre che il Bonus Inps per i nidi ristora interamente la rette sostenuta dalle famiglie per le fasce ISEE fino a 24.000 euro e fino a 28.000,00 nel caso di bambini nati dal 2024. Pertanto l'onere aggiuntivo richiesto alle famiglie verrà coperto dal Bonus; alle famiglie in queste fasce di reddito viene richiesta solo l'anticipazione di alcune mensilità, circostanza che ha indotto comunque a prevedere importi contenuti per le fasce più basse nonostante il Bonus avrebbe potuto coprire importi più elevati. Viene dunque illustrato il nuovo sistema di rette e evidenziate le variazioni in aumento con indicazione anche della copertura garantita del Bonus Inps. Per quanto riguarda il tema dei rimborsi del bonus INPS per i nidi, si è evidenziata la difficoltà che alcune famiglie possono incontrare nell'anticipare temporaneamente il pagamento affinché l'INPS possa erogare il contributo. I commissari hanno discusso la possibilità di avanzare proposte politiche, anche tramite ANCI, a livello nazionale per permettere al Comune di gestire direttamente il rimborso, riducendo l'onere sulle famiglie economicamente più fragili.
