Il Sole 24Ore: "Napoli a crescita zero, così non va lontano"

Bellinazzo: "Adl ha 120 milioni in cassa ma non investe: dovrebbe fare chiarezza"

Napoli.  

Crescita zero. E' quella che fotografa Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore sul quotidiano economico per il Napoli di De Laurentiis.
Bellinazzo, guardando i dati del bilancio della squadra partenopea, analizza che negli ultimi cinque anni la totale assenza di investimenti ha di fatto bloccato la crescita del Napoli: c'è un tesoretto in cassa ma non è mai stato speso per strutture e altro che possa produrre ricavi per la squadra e per contro crescono le spese. Di questo passo, secondo il giornalista, si andrà incontro a difficoltà: “La conduzione di De Laurentiis finora è stata sagacia, tra qualche colpo di buona sorte nella scelta di tecnici e giocatori e una visione europea però sostanzialmente incapace di coniugare una vera crescita aziendale. I numeri del bilancio 2018 sono l'emblema di questa divergenza. Se il Napoli in campo ha raggiunto uno status di potenza europea fuori dal campo non mostra segni di evoluzione significativi”.
Casse piene, ma inutilmente secondo Bellinazzo: “Il Napoli è il club più liquido della A e probabilmente tra i più liquidi in Europa. In cassa ci sono 118 milioni, non ci sono debiti finanziari. Il conto economico rileva la vera debolezza causata da uno stallo nella crescita dei ricavi che dura da anni ed è il riflesso del mancato sviluppo infrastrutturale e commerciale dell'azienda Ssc Napoli”.
Un immobilismo che dura da cinque anni: “Il fatturato strutturale del Napoli è pari a 145 milioni. Cinque anni fa, nel 2013, il Napoli aveva un fatturato strutturale pari a 145 milioni. Il problema è che in questi cinque anni i costi della produzione sono saliti. Nel 2013 il Napoli pagava 67 milioni di stipendi, la rosa costava poco più di 100 milioni. Nel 2018 il Napoli paga ingaggi per 114 milioni ed ha ammortamenti per 65 milioni. Fanno circa 180 milioni. Significa l'80 per cento in più”.
Tutto bene finché c'è la Champions a tenere in equilibrio i conti, ma se qualcosa andasse storto, con un quinto posto, allora bisognerebbe sacrificare i big: “Saltare una qualificazione Champions- scrive Bellinazzo – mette il club nelle condizioni di dover fare plusvalenze di rilievo per non bruciare le riserve accumulate. Il rosso di 6 milioni del 2018 non preoccupa per l'entità, ma per la luce che accende sull'ineluttabile squilibrio dei conti, che non permette di lanciarsi in investimenti importanti né sul piano degli impianti né su quello della governance aziendale”.
Una situazione in cui sarebbe cruciale fare chiarezza, ad opera del massimo dirigente: “Da De Laurentiis ci si attende maggior chiarezza sul futuro societario. Dove vuole andare il Napoli? Con questi ricavi sarà difficile competere ancora a lungo ai livelli a cui ha abituato i tifosi in questi anni. Senza programmazione aziendale prima o poi anche la squadra potrebbe risentire dello scarso abbrivio economico”.