Napoli, la rosa vale 70 milioni in meno. Ma è davvero così?

Secondo Gazzetta valore giù di 70 milioni, ma i parametri sono aleatori.

Napoli.  

Sempre più elementi negativi si aggiungono sul bilancio sportivo stagionale del Napoli. Dopo quello relativo ai risultati, con un punteggio in campionato più basso di tutti quelli fatti da Sarri, e probabilmente più basso anche di quelli fatti da Benitez e Mazzarri (nelle loro migliori annate, s'intende), il secondo posto reso ancora ampiamente possibile solo per le grosse difficoltà e la dis-avventura europea arriva anche un dato economico tutt'altro che positivo.
La rosa si è svalutata, secondo Gazzetta, di circa 70 milioni di euro rispetto all'estate scorsa, quando Sarri aveva praticamente lasciato un tesoretto in calciatori presi a cifre modeste e arrivati ad un valore in alcuni casi addirittura decuplicato, in molti quintiplicato o giù di lì: si prenda Hysaj ad esempio, in estate valutato intorno ai 30 milioni, tralasciando il valore record di Koulibaly che rimane e passando per Allan, Diawara, Goulham.


Secondo Gazzetta in molti casi il valore è sceso dopo la stagione negativa, da Hysaj appunto ad Allan che a gennaio valeva 100 milioni secondo la risposta di Adl allo sceicco qatariota, a Mertens ad Albiol e chiaramente a Diawara, Mario Rui e naturalmente Verdi, la più grande delusione della stagione.
E' realmente così? Ni. Nel senso che l'analisi di Gazzetta si basa solo ed esclusivamente su un valore di mercato presunto, quasi un “senza fonte” di Wikipedia.
Transfermarkt, sito di riferimento del mercato, una sorta di “Quattroruote” calcistico, restituisce un quadro diverso: ci sono i cali fisiologici, quelli dei giocatori avanti con l'età, come Albiol o Callejon, ci sono i cali di chi ha avuto lunghi infortuni, vedi Chiriches e di chi non ha giocato, come Diawara. Ma il calo di valore di chi ha giocato male, come Hysaj appunto è contenuto secondo Transfermakt, di 2 milioni rispetto a inizio stagione, non di 10 come dice Gazzetta.
Ma anche Transfermarkt è da prendere con le pinze perché parametra il valore a una serie di componenti ma non al fatto che un calciatore che per gol e prestazioni ha un valore “razionale” di 2 milioni possa essere considerato dalla società un calciatore da 30 milioni.


Un esempio su tutti: Joao Felix, il talentino del Benfica sulla bocca di tutti, per Transfermarkt vale 30 milioni, ma è risaputo che per strapparlo ai portoghesi ne servano almeno 100.
Non solo, c'è da considerare anche che ciò che in Italia vale x altrove può valere x moltiplicato 2 o 3: in Inghilterra un club di Championship, la nostra serie B, fattura quanto il sesto club italiano, di conseguenza una squadra medio bassa di Premier fattura parecchio in più di club blasonati in Italia...e dunque spesso pagano tanto, valori spropositati per il mercato.


Due esempi: Fernandez, difensore argentino che mai aveva convinto nel Napoli fu ceduto allo Swansea al doppio della cifra originaria pagata dal Napoli; Gabbiadini, calciatore acquistato a 12,5 milioni dalla Samp e svalutato da annate negative fu ceduto al Southampton per 20 milioni.
Dunque, a prescindere da valutazioni relative, da Ounas a Hysaj, da Rog a Diawara, ci sono tante plusvalenze possibili. Al netto di investimenti sbagliati difficilmente recuperabili a pieno, allo stato, come quello di Verdi.