Scherma, Sandro Cuomo non sarà più il CT della squadra di spada

Il tecnico napoletano ha salutato tutti attraverso un lungo messaggio sui social.

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Napoli.  

La lunghissima avventura di Sandro Cuomo alla guida delle Nazionali di spada maschile e femminile è terminata. La Federazione Italiana Scherma ha deciso di chiudere l’avventura del tecnico partenopeo dopo le Olimpiadi di Tokyo. Cuomo lascia una pesante eredità a Dario Chiadò, che ha fatto parte per tanti anni del suo staff, e prenderà il suo posto con l’inizio della prossima Coppa del Mondo.

L’ultima grande gioia di Cuomo è stato il bronzo Olimpico conquistato dalle ragazze in Giappone nella prova a squadre, ma sono tantissimi i successi che tra qualche anno potrà ricordare con piacere. Il tecnico napoletano ha deciso di affidare le sue prime parole da ex CT ai suoi canali social dove ha salutato e ringraziato tutti coloro che lo hanno accompagnato in questa fantastica avventura in azzurro. 

“Tutto finisce prima o poi, ma ogni finale prelude a un nuovo inizio... Ieri il Consiglio Direttivo della Federazione ha nominato i nuovi Commissari Tecnici che guideranno i tre settori. 

La spada è stata affidata a Dario Chiadò, collaboratore di staff dall'inizio del mio mandato al quale faccio i miei migliori in bocca al lupo per il suo nuovo incarico. 

Sono stati anni intensi, fatti di grandissime soddisfazioni, rapporti professionali ed umani che mi hanno infinitamente arricchito e reso un uomo migliore. 

Ho visto e partecipato ai successi di generazioni di atleti, vedendoli crescere e maturare come atleti e come persone, li ho visti piangere di felicità e di disperazione, ho vissuto emozioni fortissime insieme a loro che rimarranno sempre nel mio cuore. 

Ci sono stati momenti difficili, come in ogni percorso di vita, ma come in ogni cosa, le cose belle ti fanno dimenticare i sacrifici fatti, le rinuncia alla tua vita, ai tuoi hobby, il tempo tolto alla tua famiglia... 

Questo lavoro è fatto di scelte, e scegliere comporta sempre che qualcuno sia scontento. 

Se può consolare "gli scontenti", posso garantire che mai, nemmeno per la più banale autorizzazione ad un semplice ritiro, le scelte sono state fatte a cuor leggero e senza ratio! 

Sapere di determinare una gioia o una delusione ad un giovane atleta è sempre stata la parte più difficile del mio lavoro, immedesimandomi in lui/lei e ricordando quando io ero al loro posto... 

Un ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato con me a vario titolo in tutti questi anni: atleti, Tecnici, Preparatori Fisici, Referenti CAF, staff medico, segreteria ed uffici Federali, e mia moglie (la più felice in questo momento...), perché è con tutti che devo condividere la crescita del settore di questi anni. 

Un ringraziamento particolare a Giorgio Scarso e al vecchio consiglio direttivo che ha creduto nelle mie proposte di politica giovanile, con visione e lungimiranza, conferendo una spinta al settore inimmaginabile fino a qualche anno fa. 

Per ottenere risultati non bastano buoni tecnici, ma servono buone politiche sportive. 

Con questa nuova dirigenza ho lavorato poco, ed in un periodo di grande caos e stress da Covid e da Olimpiadi... un momento storico davvero complicato! 

Auguro al Presidente Azzi e al consiglio direttivo un buon lavoro per il prossimo "triennio", nella speranza che tutto torni quanto prima alla normalità. 

Auguro ai "miei" atleti di raccogliere tutte le soddisfazioni che meritano per le quali hanno lavorato tanto e stanno lavorando. 

Tre medaglie olimpiche, quattordici mondiali, 15 europee, più tutte quelle raccolte nel reparto giovanile sono motivo di grande soddisfazione per me, ma il successo più grande è senza dubbio rappresentato dalle centinaia di messaggi con testimonianze di riconoscenza e di affetto che sto ricevendo da ieri e che mi hanno letteralmente intasato il telefono. 

Questa è la mia vittoria più preziosa... 

Grazie a tutti! 

Sandro Cuomo ora potrà godersi sicuramente un periodo di vacanza, ma non resterà fermo per molto. Un tecnico vincente come lui riceverà presto proposte interessanti anche dall’estero dove già altri suoi colleghi, Cerioni in primis, hanno dimostrato la grandezza della scuola italiana.