Il feeling tra il Napoli e il mercato di gennaio non è mai scattato: e anche questa volta il club azzurro chiude la sessione invernale in modo deludente. La cessione inaspettata di Kvaratskhelia resta un duro colpo per i tifosi, soprattutto perché non è arrivato un sostituto di spessore. Alla fine il Napoli ripiega sull'ormai ex milanista Noah Okafor, ex vice di Leao al Milan e finito ai margini da diverse settimane. Era stato ceduto al Lipsia a inizio sessione, ma poi rispedito indietro perché le sue condizioni fisiche non convincevano. Il ds Manna lo ha preso in prestito all'ultimo giorno: il minimo indispensabile per sostituire il georgiano, almeno numericamente.
Toccherà ora a Conte, che di certo si aspettava di meglio, rimettere in condizione l'attaccante esterno, quantomeno per quel contributo dalla panchina necessario nelle partite più complicate. Okafor si aggiunge a Scuffet, nuovo vice portiere al posto di Caprile, Billing a centrocampo, arrivato in sostituzione di Folorunsho, e del giovane esterno Hasa, prelevato dal Lecce. Di fatto, non solo il Napoli non si è rinforzato, ma si è indebolito. Ha perso il talento di Kvaratskhelia, ma anche le sicurezze di Caprile in porta e di Folorunsho, che seppur non nelle corde di Conte era un giocatore già inserito e che conosce perfettamente la Serie A. Comprensibile la delusione dei tifosi, che ora sperano nel ritorno alla vittoria nella sfida contro l'Udinese di domenica sera al "Maradona"