Mercato Napoli: disonesto citare Grassi e Regini. No a catastrofismi

Garnacho operazione rischiosa. 40 per Comuzzo? Sono i soldi spesi per Buongiorno...

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Napoli.  

Facile, troppo facile bocciare il mercato invernale 2025 del Napoli. “Peggio di Grassi e Regini”, scrivono e dicono in molti: in realtà di quella sessione sciagurata, quella sì, da bocciare senza appello, Adl aveva già fatto peggio comprando il solo Machach nel 2018. Col Napoli di Sarri primo in classifica ma senza sostituti all'altezza dei titolari quell'unico e inutile acquisto fu una delle pietre tombali su quel mancato Scudetto: le altre sono ben note a tutti.

Imperdonabili le colpe del 2016 e 2018

Madornali, macroscopiche e imperdonabili le colpe dei mancati mercati invernali 2016 e 2018: situazioni però che non possono essere paragonate al 2025.

Perché? All'epoca c'era da integrare una rosa cortissima: i 14 titolari della presa del Palazzo di Sarri, che nel miglio finale arrivavano stravolti per quanto si volesse dire che le colpe di tale logorìo fossero del mister che non faceva giocare Rog e Diawara: il prosieguo di carriera di questi ultimi è oggi inequivocabile sigillo dell'eresia di quella tesi.

Chi avrebbe rischiato 100 milioni?

Oggi la situazione è molto diversa: è vero, il Napoli ha perso il suo miglior giocatore o almeno colui che sulla carta e per transfermarkt si presumeva lo fosse. E' vero, andava sostituito come richiesto in maniera cristallina (finalmente) anche da Conte. Il punto è: con chi? E a che prezzo?.
Chi, ragionando a soldi veri e non con quelli del Monopoli (o degli altri, che sono ancora più belli), si sarebbe spinto oltre l'offerta già importante per Garnacho? Operazione che si sarebbe chiusa probabilmente intorno ai 60 – 65 per il cartellino più 5 all'anno per il calciatore, per un ammontare che si avvicina ai cento milioni totali: un rischio enorme per un ventenne.

Operazioni che si fanno in estate

Un rischio che il Napoli ha valutato di non voler correre: a meno che Manna non racconti cose diverse nella conferenza di domani.
E avrebbe avuto senso, a quel punto, prendere un Adeyemi (a parere di chi scrive più pronto e adatto di Garnacho) riottoso di fronte all'ipotesi Napoli?
Operazioni così importanti, in un ruolo dove, va ricordato, c'è Neres che sarebbe difficile spodestare visto quanto fatto finora (in tempi in cui non si sospettava la fuga invernale di Kvara in tantissimi ne invocavano la titolarità al posto del georgiano) e poi Ngonge, Raspadori, Spinazzola non erano la priorità della sessione invernale.

40 per Comuzzo: quanto è costato Buongiorno

Nè sarebbe stato granché saggio cedere alla richiesta da 40 milioni di euro della Fiorentina per Comuzzo: 40 milioni il Napoli li ha tirati fuori in estate per Buongiorno, che era capitano del Toro e con diverse stagioni in A in cui aveva dimostrato di valere quei soldi. Comuzzo forse ne varrà 80 tra un anno, a vent'anni: ma ora ha gli stessi anni delle presenze in A, e anche in questo caso, con Buongiorno rientrante e Juan Jesus che ha partecipato da protagonista ad alcune delle più importanti vittorie degli azzurri forse non sarebbe stato l'acquisto del giovane centrale viola a fare la differenza in chiave Scudetto.
Sono acquisti, quelli di ventenni come Comuzzo e Garnacho, che si fanno in estate: quando si ha il tempo di trattare, quando si ha il tempo di mandarli in ritiro col resto dei compagni, col mister e con lo staff.

Cosa sarebbe servito

Si sarebbe potuto fare qualcosa di più allora per togliersi ogni scrupolo e ed essere certi di aver fatto di tutto per provare a rivincere? Certamente sì, con profili pronti e in grado di fare la differenza subito, in campo, anche in pochi minuti, e nello spogliatoio: avrebbe fatto comodo Danilo, ad esempio, facendo entrare in gruppo uno che in carriera ha vinto una ventina di trofei...e che avrebbe fatto comodo come jolly difensivo in partite come quella contro la Roma. O magari un profilo simile in attacco, da mandar dentro per sbloccare gare chiuse o per dare un'alternativa al gioco su Lukaku.
Si è preferito cercare altro per poi riempire almeno numericamente i vuoti, posto che quello di Kvara era, per valori, stato riempito in estate. Insomma, nessun capolavoro, ma neppure un Machach 2.0: bisogna essere onesti.