IL PIZZONE di Gerardo Casucci: Nato con la camicia

Analisi dei meriti di Conte ma anche delle fortune succedutesi senza tregua nei primi 45 minuti...

il pizzone di gerardo casucci nato con la camicia

Resta il fatto che dopo il gol il Napoli ha continuato a giocare male, subendo quello che una squadra con lo scudetto sul petto non può mai subire.

Napoli.  

Di buono c'è che il Napoli di Antonio Conte dopo due sconfitte consecutive - di cui la seconda definirla ignominiosa è dire poco - ha vinto al Maradona contro una Inter che nel primo tempo era apparsa nettamente superiore. C'è anche dell'altro che fa ben sperare per il futuro, ma dipende solo in parte dai dettami tattici dell'allenatore. Un cosa però gli va riconosciuta, prima di analizzare quanto a mio giudizio continua a non funzionare, ed è l'aver messo un giocatore tecnico e mobile come David Neres a fare il falso nueve, togliendo così riferimenti a quei tre marcantoni dei difensori interisti.

A riprova della sua felice intuizione c'è l'azione del terzo gol, tutta di prima e con un tocco illuminato e smarcante del brasiliano a liberare Frank Anguissa, che da par suo si è involato e ha realizzato un gol straordinario. Posso ragionevolmente dire che qui finiscono i meriti di Conte e cominciano le contingenze e le fortune succedutesi senza tregua nei primi 45 minuti.

Se si fa eccezione, infatti, di un tiro debole e sbilenco di Gilmour, dopo un'azione quasi dignitosa, degli azzurri nel primo tempo non vi sono tracce. Breve chiosa sul rigore e sulle polemiche che ne sono conseguite. Il penalty fischiato al Napoli per opportuna segnalazione del guardalinee - fatto del tutto inusuale - e avallato ciecamente dall'arbitro (seconda anomalia), era non solo concedibile, come ha timidamente affermato il napoletano Ciro Ferrara su Dazn nel post-partita, ma addirittura sacrosanto.

Se falli di quel genere sono regolarmente sanzionati a decine in ogni turno di campionato quando sono commessi lontano dall'area rigore (qualcuno anche accompagnato da una ammonizione), non vedo perché dovrebbe essere diverso quando la medesima irregolarità viene compiuta nei 40,32 metri che scottano.

Chi parla di rigore inesistente - che siano Marelli ed Hernanes (stendiamo un velo pietoso) o il potente presidente dell'Inter (taccio) - è incompetente o in malafede. Resta il fatto che dopo il gol il Napoli ha continuato a giocare male, subendo quello che una squadra con lo scudetto sul petto non può mai subire. Non è stato perdonato Luciano Spalletti per molto meno dal presidente Aurelio De Laurentiis (Milan docet). Ma anche per questo, come per superare indenni sei nitide occasioni da gol dei nerazzurri del primo tempo (con due pali), bisogna nascere con la camicia, e Antonio Conte - per dirla alla Totò - "lo nacque". Se poi smettesse anche di giustificarsi e vanagloriarsi le camicie passerebbero a due.