Spifferi, lamentele e "il morto che cammina": ci mancava solo Lobotka

Lo slovacco ha di fatto spiegato i motivi della presunta spaccatura nello spogliatoio azzurro

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Napoli.  

È servito un intervento diretto del presidente De Laurentiis per tranquillizzare i tifosi del Napoli. La sconfitta col Bologna ufficializza i problemi dei campioni d'Italia, ma soprattutto ha aperto interrogativi sul futuro dell'allenatore. "Non voglio accompagnare il morto", ha detto Antonio Conte al Dall'Ara, facendo intendere di avere una squadra senza mordente e di essere pronto a farsi da parte. Per questo, il patron su "X" ha smentito le voci di dimissioni e confermato totale fiducia e sintonia con il tecnico, mandando anche un messaggio ai giocatori.

Conte è rimasto in silenzio, e probabilmente attende l'incontro che dovrebbe esserci nelle prossime ore, forse domani a Napoli alla ripresa degli allenamenti. E intanto, a confermare le possibili problematiche nello spogliatoio ci ha pensato il centrocampista Lobotka, che durante il ritiro della Slovacchia ha partecipato a un podcast in cui - seppur con ironia - insiste sui pesanti carichi di lavoro e fa riferimento anche a De Bruyne, dicendo che forse oggi avrebbe fatto una scelta diversa. Un segnale di come lo spogliatoio abbia perso sintonia con il tecnico: spifferi che arrivavano già da tempo su malcontento di alcuni calciatori riguardo a carichi di lavoro e scarso impiego. Fughe di notizie che non sono piaciute all'allenatore.