Il riflesso di Pavlov a questi gli fa un baffo. E' bastato che Mastella annunciasse di volersi rivolgere alla Madonna per trarne ispirazione sul da farsi, ed ecco che, immediatamente, si è alzato il coro dell'ipocrisia perbenista e della doppia morale. Che frastuono fastidioso quel chiacchiericcio da bar di estrema periferia rilanciato da certe vestali che farebbero meglio a starsene in silenzio, quell'arrogarsi il diritto di sparare giudizi a destra e a manca, spargere veleni o, perchè no, denigrare chi è stato meno fortunato.
Datevi una calmata, forse sarebbe meglio che vi batteste meno il petto quando entrate in chiesa, e ne combinaste di meno all'uscita, nella vita di tutti i giorni. Mica credete davvero che non si sappia ciò che avete fatto e continuate a fare mentre fingete di essere buoni, altruisti, filantropi e privi di interessi? Mastella e la Madonna, e allora?
Leggo che, al di là di quelli “attribuiti dalla liturgia, sono tantissimi i nomi dati alla Vergine. Ci sono quelli legati ai fenomeni naturali (Madonna della folgori, Santa Maria delle nevi), al corpo umano (Madonna del dito, Madonna del sudore), alla malattia e alla salute (Madonna degli infermi, Madonna della tosse, Santa Maria del dottore) al mondo animale (Madonna della formica, Madonna dei cavalli), ai fiori e ai frutti (Santa Maria del giglio, Madonna della pera, Santa Maria delle vigne), alle caratteristiche fisiche del territorio (Madonna della collina dei venti, Madonna del pianoro)” etc. Un repertorio bellissimo, guai a non rispettare la fede e il sentimento di religiosità che nutrono e sostengono le nostre esistenze. Non tutte, certo.
Mastella ha ovviamente scelto la Madonna delle grazie, la patrona del Sannio. Attende dall'alto un segnale sulle scelte che dovrà compiere: manterrà fermo il gesto delle dimissioni o ci ripenserà? E' evidentemente dilaniato da un conflitto che non pensava potesse concretizzarsi. Probabilmente era convinto che le cose sarebbero andate diversamente, transitando lungo un percorso di centrodestra che immaginava più semplice.
L'all-in, il giocarsi il tutto per tutto, sembra essere stato azzardato. Meglio una puntata più semplice, più rassicurante. Pronte le stampelle per assecondarne un nuovo 'salto della quaglia'? Boh, e chi può escluderlo: la politica è “l'arte del possibile”. Madonna, ti prego: aiutalo tu. E, se sei d'accordo, dai una mano anche a temporeggiatori, prudenti, ignavi, ultras e profeti la cui ansia da visibilità è indirettamente proporzionale alla chance di essere eletti a capo di una bocciofila. Anche loro ne hanno un disperato bisogno. Al pari di quanti, e tra loro chi scrive, non ne possono più di questo teatrino.
