Fuori dal coroil commento di Enzo Spiezia

Gentili donzella e cavaliere, ci avete fracassato gli zebedei

Il diario ai tempi del Covid-19

gentili donzella e cavaliere ci avete fracassato gli zebedei

Giorno 6 anno Domini 2020. La definisce “'sta cosa'”. L'esordio è soft, la tocca piano piano: “Co sta cosa mi hai veramente rotto i c...”; poi è più delicata: “Accattam 'na gomma da masticare, costa 10 centesimi...”. Lo dice mentre si agita, baldanzosa, in un jeans bianco con maglietta a maniche corte, come se fosse al mare, la giovincella.

La sua voce rimbalza nettamente nel silenzio che si respira tutt'intorno, è diretta al giovanotto che l'accompagna, che sembra mantenere un atteggiamento più prudente. Prova ad osservare una minima distanza, ma con lei c'è poco da fare. Se ne vanno in giro, come se nulla fosse: a fare cosa, di grazia?

Gentilissima donzella, una domanda semplice semplice: un papà, una mamma, un fratello ed un nonno tu ce l'hai o no? E tu, cavalier fervente, non pensare di cavartela, perchè gli stessi interrogativi riguardano anche te. Evidentemente non avete capito, o non volete farlo: dovete restare a casa. Non è tempo di vacanze, quelle speriamo arrivino, ma adesso no: dovete restare tra le mura domestiche.

Non avete voglia di studiare? Allora, leggete un libro. Non vi piace? Ascoltate la musica, giocate alla playstation, guardate la tv, fate ginnastica da camera, rendetevi utili ai vostri cari. E non uscite. O davvero credete che si possa vincere la battaglia contro questo virus con le tammurriate, le canzoni, i flashmob e la retorica che viene spalmata ovunque, mischiandola all'esibizionismo ed al protagonismo; e che, nel frattempo, si possa tranquillamente continuare a fare ciò che si faceva fino a pochi giorni fa, infischiandosene di tutti gli altri che si stanno sacrificando e rispettano le regole al chiuso delle loro abitazioni?

Credete di essere più furbi, più forti di tutti, ma non è così. Siete solo incoscienti e non ve ne frega un tubo non degli estranei, ma dei vostri familiari, ai quali dovreste tenere più di tutto.. E allora, se permettete, siamo noi che ve lo urliamo con tutto il fiato che abbiamo in corpo: “Illustrissimi donzella e cavaliere, ci avete rotto gli zebedei...”.