Fuori dal coroil commento di Enzo Spiezia

Giochiamo a nomi, cose e fiori, e la morte presenta il conto

Anche oggi c'è il sole. Il diario ai tempi del Covid-19

giochiamo a nomi cose e fiori e la morte presenta il conto

Giorno 8 anno Domini 2020. La fatica comincia a farsi sentire, era inevitabile. Anche oggi c'è il sole, in qualche modo la mitiga. Hai voglia a dire, e a dirti, di utilizzare questa pausa forzata, che chissà quanto durerà, per mettere a posto un po' di cose magari tralasciate in passato. In una diversa situazione, ne avessimo avuto voglia, c'avremmo impiegato non so quanto tempo, ma adesso che il tempo è come se si fosse fermato, non ci rendiamo conto di quanto ne abbiamo sprecato per rincorrere le nostre vite agitate, spesso convulse.

Da quando non vedevamo un film con tutta la nostra famiglia? Da quando non riuscivamo a concludere la lettura di quel libro lasciato sul comodino? Siamo tornati indietro, senza accorgercene. Quando, l'altra sera, ho sentito i miei figli cimentarsi in videochiamata, o attraverso Skype, a nomi, cose, oggetti, capitali e fiori, ho avuto la sensazione che gli anni non fossero trascorsi, e che quei giochi non fossero mai tramontati. Certo, ci appassionavano mentre eravamo seduti al fianco dei nostri amici, stretti stretti l'uno all'altro, a ridere e scherzare. Ora non può essere così.

Speriamo che la bufera passi in fretta, nel frattempo lasciamoci consolare dalle straordinarie opportunità offerte da una tecnologia che azzera le distanze mentre vanno rigorosamente mantenute. Lontani ma vicinissimi attraverso uno schermo, ci scambiamo i nostri sguardi carichi d'ansia, ci osserviamo mentre proviamo a rendere normale ciò che normale non è. Esperienza durissima, ma cosa volete che sia di fronte al dramma infinito di chi sta perdendo la propria vita o i propri cari?

Stiamo allenando la nostra resilienza, gli organi di informazione diramano il bollettino quotidiano di morte. Numeri dietro i quali si nascondono storie tristissime: non vorremmo ascoltarle, ma dobbiamo farlo per aumentare sempre più il tasso di consapevolezza dei rischi ai quali andiamo incontro.

Ci stiamo preparando ad un futuro nel quale entreremo profondamente cambiati. Perchè avremo compreso fino in fondo quanta fortuna ci sia stata concessa, e quanto sia importante non sprecarla. Qualunque sia il nome che le verrà dato di volta in volta, la minaccia sarà infatti sempre dietro l'angolo. Toccherà a noi respingerla, ma ci riusciremo solo se ci affideremo alla competenza.

Perchè, se qualcuno avesse ancora dei dubbi, uno non vale uno; perchè i vaccini sono indispensabili come la ricerca scientifica; perchè termini come cluster devono rientrare nell'assoluta disponibilità di chi ne comprende fino in fondo il significato e non di chi, come chi scrive, lo ripete senza capirci una mazza.