Fuori dal coroil commento di Enzo Spiezia

Rivoglio l'abbuffata notturna, basta mangiare per l'ansia

Il diario ai tempi del Covid-19

rivoglio l abbuffata notturna basta mangiare per l ansia

Giorno 26 anno Domini 2020. Per oltre vent'anni non ho mai pranzato, tranne la domenica - e non sempre-, con la mia famiglia. Succede quando fai un lavoro che non conosce orari, e non sono certo l'unico. Avevo perso l'abitudine di sedermi a tavola con la luce del sole: meglio così, verrebbe da dire tenendo conto delle discutibili condizioni fisiche nelle quali verso.

Imbolsito e appesantito da un regime alimentare sbagliato, ritmato non dall'abitudine di consumare più pasti al giorno, ma dall'abbuffata serale o, peggio ancora, notturna. Quando la fame ti spinge ad ingurgitare di tutto, senza freni. Quando l'assalto al frigorifero da saccheggiare diventa una costante oltremodo pericolosa. Hai voglia di provare ad importi l'autocontrollo, c'è ben poco da fare: fidatevi.

Ve lo assicura un 'esperto del settore' che non ha nulla da insegnare, ma che in questa fase ha imparato. Perchè l'emergenza sanitaria che stiamo attraversando, costringendoci a restare a casa, ha già modificato, o lo sta facendo, i comportamenti.

All'inizio, quando si immaginava che la quarantena fosse soltanto una espressione e non il reale periodo di isolamento che avremmo dovuto sobbarcarci, peraltro destinato ad allungarsi, mi è sembrato strano accomodarmi al desco, che non frequentavo da decenni, sotto lo sguardo curioso degli altri commensali.

Mi sono adeguato al 'new style' nella convinzione che ben presto sarei tornato ai miei pessimi comportamenti, ma non è stato così. I giorni e le settimane si sono accumulati, via via è diventato sempre più piacevole, oltre che normale, impugnare forchetta e coltello e addentare ciò che veniva preparato, mangiando, insomma, con una regolarità che un mese fa mi sembrava impossibile da raggiungere.

E' cambiato il mio status, ma non le conseguenze. E non solo perchè la bilancia non concede alcun tipo di indulgenza e ti massacra senza pietà, ma perchè è mutato anche il mio atteggiamento. Cosa prepari oggi, che cucini di buono? E' la domanda che ora, senza neanche più sorprendermi, pongo in continuazione e mi spaventa.

Il problema di fondo è che i chili in più, nonostante gli sforzi, restano rigorosamente al loro posto. Non per colpa mia, ahimè, ma di un virus temibile ed insidioso che ci angoscia. Ridatemi in fretta l'abbuffata notturna, a questo punto che la linea vada definitivamente al diavolo.

Ero sicuro che la dieta dell'ancien regime non ci fosse più, me ne ritrovo invece un'altra che non mi piace affatto. Voglio mangiare sentendomi libero, non farlo per gratificarmi e compensare l'ansia.