Fuori dal coroil commento di Enzo Spiezia

Grembiule, zaino e sogni. Ma non per Diego e Gioele

Quei bimbi che non vivranno mai il primo giorno di scuola

grembiule zaino e sogni ma non per diego e gioele

Non sarà così in tutta Italia, ma lunedì si torna a scuola dopo un bel pezzo. Sono prevedibili problemi e difficoltà legate al rischio di diffusione del contagio da Covid-19, ma ripartire, il più possibile in sicurezza, è assolutamente fondamentale.

Non ho alcuna intenzione di annoiarvi con le polemiche che stanno precedendo e seguiranno questo delicatissimo appuntamento. Che, lo confesso, pur appartenendo al passato il mio ruolo di genitore di ragazzi in età scolare, continua ad emozionarmi ogni volta, perchè rappresenta l'inizio del futuro. Un'emozione ancora più forte adesso, complici due storie drammatiche, per molti versi simili, finite agli onori della cronaca: una è ambientata nella nostra provincia.

Riguardano due bambini che non ci sono più: Gioele, 4 anni, trovato senza vita, come sua madre, nelle campagne siciliane, e Diego, nemmeno quattro mesi, ucciso un anno fa lungo la Benevento-Campobasso da colei che l'aveva messo al mondo. Giovedì è stata spedita a processo, ma il dato giudiziario impallidisce di fronte ad una tragedia che è stata comunque definita in relazione all'ammissione di responsabilità, a differenza dell'altra, più recente, ancora in attesa di una ricostruzione.

Il pensiero corre inevitabilmente a Diego e Gioele, alle loro esistenze stroncate, all'impossibilità di cullare i sogni ai quali avrebbero avuto diritto. A cominciare da quel grembiule che, a tempo debito, ognuno di loro avrebbe indossato il primo giorno di scuola; dalla cartella o dallo zainetto colorati che avrebbero orgogliosamente esibito dopo averli preparati con cura. Nessuno di loro avrà un diario al quale affidare le proprie sensazioni, né ascolterà il trillo della campanella o potrà sciamare, felice, al termine delle lezioni.

Non potranno conoscere il loro compagno di banco né quelli di classe, con i quali, magari, avrebbe potuto stringere un'amicizia in grado di durare per sempre. Diego e Gioele sono due dei tanti piccoli che possiamo soltanto ricordare: vittime innocenti di vicende assurde ed agghiaccianti che si fa fatica a capire.

Perchè la mente umana è un groviglio inestricabile di misteri e pulsioni che spesso, purtroppo, tracimano e seminano un dolore incontenibile. Gettano nello sconforto più totale, invitano a riflettere sulle nostre fragilità e sull'incapacità di chiedere ed ottenere aiuto. Proviamo a rimuovere le condizioni di disagio che non ci riguardano direttamente, fino a quando non siamo costretti, testimoni muti, a farci i conti perchè chiamano in causa tutti.

E' quanto avverrà anche con la scuola, che rappresenta una benefica iniezione di fiducia di cui abbiamo bisogno. Sarà magnifico rivedere le aule non più desolatamente vuote, anche se sarà necessario adottare la massima prudenza, osservare ogni precauzione e incrociare le dita.

Bimbe e bimbi, non abbiate paura, non preoccupatevi degli sguardi comprensibilmente ansiosi dei vostri genitori. Vi attende una esperienza unica, bellissima, che vi farà battere il cuore più velocemente: beati voi che potrete nutrirvene.