Fuori dal coroil commento di Enzo Spiezia

Le regole e i 'fessi' che le rispettano: sicuri che è il 2021?

A proposito dei nostri comportamenti

le regole e i fessi che le rispettano sicuri che e il 2021

Ora che il 2020 appartiene agli archivi, che il caso della pantera-che-non-è-mai-esistita- è stato risolto, che l'ordinanza contro l'esplosione dei botti è stata pienamente rispettata, e che i cittadini che nella stragrande maggioranza osservano le regole vengono considerati 'fessi' da quanti se ne fregano e si fanno beffe di loro, come posso salutare l'arrivo del nuovo anno?

Un 'vaffa' a ciò che è accaduto sarebbe quanto mai azzeccato e liberatorio, ma correrebbe il rischio di suonare come un torto per quanti lo hanno gridato, e l'hanno fatto gridare, contro la classe politica, per sostituirla, conquistare il potere e adagiarsi sulle comodità che esso offre, peraltro lautamente ricompensate. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti: mai tanta incompetenza, mai tanta incapacità, le conseguenze di un populismo straccione che ha devastato il nostro Paese, diventando la ragione sociale di molte formazioni partitiche.

In attesa che l'onda cali ulteriormente, fino ad azzerarsi, con chi dobbiamo prendercela se non con questi terribili dodici mesi dominati da una pandemia che non concede tregua e continua a profilarsi, minacciosa, all'orizzonte delle nostre vite? Un periodo che non dimenticheremo mai, nel corso del quale, però, abbiamo visto crescere e proliferare una quantità di nuovi 'professionisti'.

Un tempo eravamo tutti allenatori della Nazionale, ora siamo diventati anche virologi, epidemiologi, infettivologi, immunologi, economisti, archeologi, studiosi dei vaccini, magistrati, avvocati, giornalisti, titolisti, esperti di statistica e chi più ne ha più ne metta. Era inevitabile che capitasse dopo una lunga stagione di propaganda ossessiva, amplificata a dismisura dal sistema mediatico: tutti possono dire la loro su ogni materia, indipendentemente dal tasso di cultura e di conoscenza specifica. Un inganno clamoroso.

E che dire delle anime belle che in rete indossano il vestito buono del bastian contrario – della serie: mi si nota di più se faccio così o in un altro modo?- e nella vita quotidiana osservano religiosamente le regole del conformismo che anela ad un incarico, ad una consulenza?

Ci siamo scagliati in questi anni contro chiunque abbia provato ad avanzare una proposta di riforma, accusandolo di tendenze autoritarie e battendoci il petto al grido “la Costituzione non si tocca”; abbiamo urlato contro i “pieni poteri” che qualcuno avrebbe voluto, mentre adesso, tranne poche voci isolate che evidenziano la stessa natura di certe decisioni, ce ne stiamo in silenzio. In compagnia degli autoproclamati difensori della Carta più bella del mondo, trullallero trullalà, improvvisamente diventati muti.

Passerà anche questa buriana, nel frattempo evitiamo di scandalizzarci più di tanto di fronte alle cosiddette opinioni degli antivaccinisti, e non perchè non vadano combattute con tutte le nostre forze. Il problema è che rappresentano uno spaccato di una società che mostra un altissimo e preoccupante degrado a tutti i livelli, che si riflette in quella sorta di fogna in cui si sono trasformati i social.

Che fare? Incazzarsi e basta è molto più semplice. In fondo, e a pensarci bene, tutto ciò che è stato scritto riguarda gli altri, di certo non noi: vero? Oddio, ma è sempre la stessa solfa: sicuri che siamo nel 2021?