Fuori dal coroil commento di Enzo Spiezia

Cara Befana, ti prego: portami la calza. Mettici ciò che vuoi

Il sogno e l'illusione

cara befana ti prego portami la calza mettici cio che vuoi

Sono consapevole che, soprattutto in questa fase, c'è davvero poca voglia di scherzare, ma non ho resistito alla tentazione, oltremodo infantile, di scriverti, cara Befana. Il tempo dell'illusione legata al tuo arrivo è purtroppo lontanissimo, l'innocenza e l'ingenuità hanno lasciato spazio ai vizi, anche i peggiori, e alle rare virtù di ogni essere umano.

Eppure, sarebbe straordinario sentirsi nuovamente bambini anche se per qualche minuto, avere quell'espressione di stupore che si stampava sul volto nel momento della scoperta della calza con i doni. Una 'magia' durata un attimo, alimentata dalle raccomandazioni dei genitori, fai il bravo altrimenti ti toccheranno solo cenere e carbone, e non dolci.

Cara Befana, immaginarti mentre con la tua scopa volavi anche sulla mia vita, mi rendeva felice e preoccupato. Non stavo nella pelle al pensiero che avresti fatto visita anche a me, ma la sorpresa non mi lasciava tranquillo, al punto che in quelle ore della notte alzavo la coperta fino a coprirmi gli occhi. Avevo paura di vederti, ma non vedevo l'ora di svegliarmi per capire se fossi stato considerato buono o cattivo. Un incanto che si è rotto in fretta, come era giusto che fosse.

Farei di tutto per ripiombare in quel clima, per tornare a respirare quell'atmosfera speciale. Mi piacerebbe scartocciare i regali, come allora, sotto gli occhi di mio padre e mia madre. So che si tratta di vaneggiamenti, rimandano all'età che avanza inesorabilmente e mette sempre più da parte i sogni. Maledetta anagrafe. La realtà impone di fare i conti con se stessi, ogni giorno, nel tortuoso percorso dell'esistenza.

I rischi e le insidie non mancano, e non mi riferisco soltanto a quelli relativi all'emergenza sanitaria nella quale siamo immersi. Ci cingono di assedio, ci spingono a compiere scelte di ogni tipo, anche se malvolentieri. Ecco perchè, almeno per oggi, farò finta che non esista altro che la Befana. Le chiederò di portarmi una calza, ci metta ciò che vuole, qualsiasi cosa. Sarà comunque la più bella di sempre.