Luci d'artista: noi ragazzi non ci faremo più sfruttare

La protesta degli studenti contro l'alternanza scuola lavoro. «Volantinaggio gratis, no grazie»

Diffusi questa mattina volantini contro «lo sfruttamento dei ragazzi». Le stesse ragioni del corteo che ha sfilato nella città il 13 ottobre

Salerno.  

Luci d'artista non piace a tutti. E soprattutto non piace ai giovani dell'alternanza scuola – lavoro. O meglio, come raccontano: dell'alternanza scuola – sfruttamento.

Questa mattina decine di ragazzi hanno diffuso un volantino: Luci d'artista, sfruttamento in vista.

La questione è nota, ed è uno dei motivi che ha portato in piazza migliaia di studenti. Era il 13 ottobre, e una delle ragioni della protesta era proprio quel “reclutamento selvaggio di decine e decine di ragazzi” per la manifestazione salernitana.

«Dovremmo apprendere qualcosa, coniugare quello che ci insegnano a scuola con il mondo del lavoro. E invece - ci racconta Carlo, studente del liceo Severi - veniamo utilizzati per mansioni ripetitive ed elementari. Quella che più ci viene richiesta durante Luci d'Artista? La distribuzione di materiale informativo per strada, tra le sedici e le diciotto. Insomma, volantinaggio. Che, per carità, è un lavoro. Ma è un lavoro che non ci insegna nulla e che nulla ha a che vedere con il nostro ciclo di studi. E allora, se proprio dobbiamo farlo, almeno ci pagassero».

Invece niente. «E' sfruttamento del lavoro gratuito. Sono riusciti a trovare qualcuno peggio dei precari sottopagati. Noi. E non ci sembra giusto».