Acque inquinate: l'allarme di Goletta Verde

Maglia nera alla Campania

Salerno.  

E' un bilancio severo quello delle analisi che Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente, ha condotto sulle coste campane: ben il 64% dei campioni di acqua analizzati, infatti, è risultato inquinato oltre i limiti di legge.

Sono stati 31 i punti monitorati in regione da Goletta Verde che ha evidenziato dei record assoluti con situazioni che, nonostante esposti dell’associazione e controlli delle forze dell’ordine, mostrano un inquinamento che è ormai divenuto cronico.

Il monitoraggio di Goletta Verde prende in considerazione il campionamento dei punti critici che vengono principalmente scelti in base a un maggior rischio presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni non solo dei circoli di Legambiente ma degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Prese in esame dunque le foci dei fiumi, torrenti, gli scarichi e i piccoli canali che spesso troviamo sulle nostre spiagge: queste situazioni sono i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta all’insufficiente depurazione dei reflui urbani che attraverso i corsi d’acqua arrivano in mare.

Legambiente segnala di aver presentato esposti  alle Capitanerie di Porto per nove località, per le criticità riscontrate a Pozzuoli (Lido di Licola); alla foce del fiume Sarno e alla foce dell’Irno a Salerno, foce regi Lagni a Castelvolturno; per la foce dell’Alveo Volla a San Giovanni a Teduccio; la focefiume Picentino tra Salerno e Pontecagnano Faiano; la foce del Tusciano a Battipaglia; del Rio Arena tra Castellabate e Montecorice e del fiume Bussento a Policastro Bussentino.

 "Con la Goletta Verde 2018, noi chiediamo al ministro Di Maio di fermare la deriva petrolifera nel mare italiano dicendo stop a tutte le nuove attività di ricerca e alle nuove richieste per estrarre petrolio dal mare italiano". A dirlo è stato il direttore generale di Legambiente, Giorgio Zampetti, a margine della conferenza di presentazione dei dati di goletta verde 2018. "Negli anni scorsi la Croazia e il governo croato- ha spiegato- hanno fermato l'attività di ricerca e di prospezioni di nuove attività di estrazione di idrocarburi nel mare di sua competenza, chiediamo che in Italia venga fatta la stessa cosa".

S.B.