Chiusura "La Città", il caso finisce in Parlamento

Muroni (LeU) chiede l'intervento del ministero dello Sviluppo Economico

Salerno.  

Prima i quattro licenziamenti, cui hanno fatto seguito i dieci giorni di sciopero, poi la sospensione delle pubblicazioni. A Salerno continua l'emergenza informazione per il caso che riguarda da vicino lo storico quotidiano La Città. Il caso è finito anche in parlamento, con l'interrogazione al ministro per lo Sviluppo Economico Luigi Di Maio presentata dalla deputata di Liberi e Uguali, Rossella Muroni. L'esponente di sinistra ha chiesto di conoscere " quali siano gli orientamenti del Governo e se e quali iniziative di competenza intenda adottare per assicurare la salvaguardia degli attuali posti di lavoro, anche attraverso l’avvio immediato di un tavolo istituzionale nel quale siano presenti anche tutte le rappresentanze sindacali sia nazionali che regionali interessate".

La Muroni ha riportato i timori espressi a più riprese dal comitato di redazione del quotidiano, che ha contestato le cifre espresse dalla proprietà alla base dei tagli. "I licenziamenti – ha messo nero su bianco la Muroni – paiono all’interrogante esser frutto di un progetto avviato nel 2017 con la cessione della testata a una società fiduciaria. In circa due anni di gestione Edizioni Salernitane si è resa protagonista di svariati passaggi societari che sollevano molti dubbi sulla reale volontà di portare avanti l’azienda. Si inizia con atto notarile del 25 ottobre 2016 con cui il gruppo Espresso ha venduto a Edizioni Salernitane srl il ramo d’azienda «La Città» di Salerno. Nel contratto preliminare gli acquirenti si impegnavano a non trasferire il ramo di azienda e a non cambiare composizione societaria almeno per un anno. Invece entrambe le cose sono accadute in pochi mesi".

Intanto, il quotidiano continua a non essere presente in edicola. Nel pomeriggio è in programma un incontro tra i giornalisti e la proprietà, oltre ai sindacati, per provare a trovare una soluzione alla vertenza che è finita anche all'attenzione dei vertici regionali e nazionale dell'ordine, con il presidente Ottavio Lucarelli che ha parlato senza mezzi termini di "emergenza informazione" a Salerno.