Processo Fonderie Pisano, 45 persone saranno parte civile

Il Codacons: "Si apre la strada che può portare al risarcimento per inquinamento"

Salerno.  

Nuova puntata della vicenda giudiziaria che riguarda le Fonderie Pisano di Salerno. Il presdente del Codacons Campania, Enrico Marchetti, ha annunciato che 45 cittadini sono stati ammessi come parte civile contro tutti gli imputati. "All’udienza preliminare il giudice Maria Zambrano - ha fatto sapere Marchetti - ha riconosciuto la validità delle nostre azioni in difesa dei diritti sacrosanti dei cittadini a vivere in un ambiente salubre. Per i 45 cittadini da questo momento parti civili, da me rappresentati nel processo, si  apre anche la strada che può portare all’ottenimento del risarcimento del danno per aver subito l’inquinamento. Mai così tante parti civili erano state ammesse in un procedimento per reati ambientali a Salerno".

Insomma, il Codacons si dichiara pienamente soddisfatto: "Finalmente si spera che il processo faccia luce su tutta la vicenda e chiarisca una volta per tutte le responsabilità in relazione ai reati rubricati ove avvenga il  rinvio a giudizio, questo non solo per gli abitanti di Salerno ma anche per i  cittadini dei comuni limitrofi i quali potranno avere finalmente soddisfazione, nonché si spera il riconoscimento dei danni morali e materiali nei confronti di chi ha inquinato ma anche di chi ha taciuto, di chi ha falsificato gli atti o di chi ha omesso di fare il proprio dovere. A questo punto - conclude l'avvocato Matteo Marchetti -seguiremo passo passo l’iter del processo la cui udienza preliminare è rinviata al 15 maggio per la discussione". 

Redazione Salerno