Bando taxi a Salerno, polemica per i criteri delle licenze

La Claai e le accuse dei consiglieri: "Nessun favoritismo, miglioriamo il servizio"

Salerno.  

"Nessun tentativo di favorire nessuno ma semplicemente un bando che punta a migliorare ulteriormente la qualità del servizio". Così il presidente della Claai Salerno, Gianfranco Ferrigno, e il responsabile di Claai taxi locale, Gaetano Ricco, replicano alle polemiche dopo la pubblicazione del bando - sul sito del Comune di Salerno - per l’assegnazione, mediante selezione pubblica, di 10 licenze per l’espletamento del servizio taxi. Un bando che, a parere di alcuni consiglieri comunali, sarebbe cucito su misura per alcuni aspiranti tassisti, con conseguente esclusione di altri non in possesso di determinati requisiti.

"Altro che criteri stringenti - afferma Ferrigno -. Il bando è concepito per migliorare da un punto di vista non solo quantitativo ma qualitativo: la circostanza, ad esempio, per la quale è stata inserita, come valore aggiunto, la conoscenza della lingua straniera, non vuole certamente essere un discrimine, bensì un voler offrire un servizio sempre più aderente a quella che è la domanda. Non capiamo le polemiche sorte in merito e ci auguriamo che non siano strumentali".

"Sono rimasto basito da quanto affermato da alcuni consiglieri comunali - sostiene Gaetano Ricco -. Si tratta di un bando che tiene conto delle qualità tecniche e professionali inerenti all'oggetto del bando stesso, poiché senza i requisiti tecnici richiesti nessuno potrebbe, in nessun modo, accedere alla professione di tassista".

Per Ricco, inoltre, il Comune di Salerno "ha fatto bene a inserire la conoscenza delle lingue straniere e la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, dal momento che questi titoli innalzano il livello di professionalità dei prossimi tassisti vincitori del bando. Per onestà intellettuale, mi viene da pensare che magari lo scopo dei due consiglieri sia quello di voler fare abbassare il livello qualitativo del concorso stesso e dare spazio a qualsiasi candidato, senza alcun titolo professionale a partecipare. Peraltro per accedere ad alcune professioni bisogna essere in possesso di titoli di studio o professionali adeguati e, quindi, in caso di bando concorsuale per una categoria specifica non basta l'idea che uno vale uno. Invito i due consiglieri a comprendere che per accedere ad alcune professioni occorrono i titoli professionali, altrimenti io stesso domani mattina potrei aprire uno studio notarile o una farmacia con i miei studi di tecnico elettronico. Il nostro auspicio - conclude Ricco - è quello di non leggere ulteriori attacchi gratuiti e immotivati ai tassisti salernitani e ai loro familiari".