Raccolti 30 kg di rifiuti nel mare della Costiera Amalfitana

Il bilancio di un mese del progetto del Distretto Turistico: la metà sono plastiche

Dal 6 agosto ad oggi, in poco più di un mese, la "Sentinella del mare" che è il catamarano Marine Litter, ha raccolto circa 30 chilogrammi di rifiuti nello specchio d'acqua della Costiera Amalfitana. Di questi, la metà sono prodotti plastici. E' il bilancio delle operazioni di pulizia nell'ambito del progetto #iloveamalficoast voluto e realizzato dal Distretto Turistico della Costiera Amalfitana con i suoi 55 albergatori e 14 Comuni e dall'Area Marina Protetta "Punta Campanella.

"Fortunatamente il mare della Costiera è pulito. L'aver trovato scarti di cibo ma anche arance in mare significa che è necessario intervenire sensibilizzando la popolazione ed i turisti anche lungo le spiagge, mentre la seconda riflessione che con ogni probabilità sarebbe necessario fare è sulla pulizia dei fiumi. Infatti gran parte di questo materiale lo abbiamo trovato dopo piogge e particolari eventi atmosferici. Il Distretto Turistico della Costiera Amalfitana e l'Area Marina Protetta "Punta Campanella" proprio per questo motivo hanno messo in campo un'azione senza precedenti con la Sentinella del mare, catamarano Marine Litter che ogni giorno sta operando da Vietri a Positano e viceversa". Parole di Mario Mastro, comandante della Multiservice di Positano, azienda specializzata nelle operazioni di pulizia.

"Si è formata una grande alleanza - ha detto Andrea Ferraioli, presidente del Distretto turistico Costa d’Amalfi - che vede insieme, per la prima volta, imprese private, albergatori, un Distretto Turistico, un'Area Marina Protetta ed un Parco in difesa del mare, dell'ambiente. E’ una sinergia, un modo di collaborare insieme, certamente innovativa in Italia. Il mare della Costiera è pulito, lo confermano anche i dati e la raccolta di questi giorni, ma con determinazione continueremo a monitorare le acque e raccogliere qualsiasi rifiuto. Per la sicurezza dei nostri turisti e delle popolazioni locali che hanno il diritto ad un mare pulito".

"Le Aree Marine Protette - ha dichiarato Antonino Miccio, direttore dell'Area Marina Protetta "Regno di Nettuno" - devono essere non solo Enti dello Stato che fanno tutela ambientale, ma, anche e soprattutto, una comunità civica che diffonde idee e progettualità per un futuro sostenibile. Per questo sapere che le attività che facciamo normalmente nella nostra AMP sono adottate da soggetti limitrofi non può renderci soddisfatti del lavoro fatto finora".