Campioni di vita: Lucchetta, Tapia e Maspero a Salerno

Al teatro Augusteo l'incontro con oltre 500 studenti delle scuole con i medagliati paralimpici

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Salerno.  

Avvicinare i giovani allo sport e alle tematiche sociali: al teatro Augusteo di Salerno l'evento "Campioni di vita" oltre 500 studenti di sei istituti superiori tra i 14 e i 19 anni. Un'occasione per parlare dei valori educativi dello sport, in particolare quando questo è praticato nella diversità e il limite si trasforma in potenzialità, permettendo, grazie a una forte motivazione e alla valorizzazione dei talenti, di raggiungere traguardi e vittorie "speciali". E stamattina a Salerno c'erano tre grandi atleti italiani: Oney Tapia,  (medaglia d’argento ai recentissimi Mondiali Paralimpici di Dubai nel lancio del disco per non-vedenti), Federica Maspero (argento Mondiale sui 400 metri categoria amputazione) e il campione del mondo con la nazionale di pallavolo Andrea Lucchetta. L'iniziativa, a Salerno come altrove, è sostenuta da Intesa Sanpaolo.

"Due parole chiave contraddistinguono l’evento: sport e diversità, ovvero come la competizione possa trasformarsi in un valore educativo. Un messaggio destinato principalmente alle nuove generazioni che punta al rispetto delle regole e delle diversità, all’integrazione, all’aggregazione, alla fiducia, alla passione: una sensibilizzazione sui temi della disabilità, grazie anche alla testimonianza di sportivi che, praticando l’atletica paralimpica, hanno riscritto la loro storia di vita trasformando in positivo le avversità", hanno sottolineato gli organizzatori davanti alla platea dell'augusteo. Per il comune di Salerno erano presenti il sindaco Vincenzo Napoli, l'assessore allo sport Angelo Caramanno e quello alle politiche giovanili Mariarita Giordano.

Lucchetta ha spiegato: "Qualunque sia la disciplina che, per passione o per predisposizione si sceglie, essa rappresenta un valore se oltre a viverla e a praticarla si riesce a raccontarla - ha spiegato -. L’animazione sportiva fatta in palestra, dentro un campo da gioco, in un palazzetto o un teatro come è avvenuto oggi in questa meravigliosa atmosfera, rappresenta il punto di contatto più rapido e coinvolgente per trasmettere ai giovani i veri valori che conducono al conseguimento dell’obiettivo e non necessariamente alla vittoria: la determinazione, la passione, il rispetto per la propria vita e per quella degli altri e il senso d’integrazione e solidarietà. Parole che devono mantenere un significato profondo, dentro e fuori la competizione sportiva, perché la vera vittoria è raggiungere un obiettivo non per forza vincere".

Parola poi ai protagonisti delle recenti vittorie ai mondiali: "L’attività sportiva - ha affermato Oney Tapia - mi ha sempre aiutato a sentirmi più in equilibrio, a essere più forte e più autonomo in ogni sfida che mi trovo ad affrontare. Dopo l’incidente che mi ha fatto perdere la vista non volevo rassegnarmi e volevo continuare a vivere una vita piena. L’opportunità l’ho ricevuta dalla mia passione di sempre, lo sport, da cui ho ereditato la grinta che oggi mi fa sopravvivere nella quotidianità. Ogni persona, se ce la mette tutta, scopre di essere capace di cose che stupiscono lei per prima: con la forza di volontà, con l'ottimismo si arriva dappertutto. Ognuno di noi ha questa forza dentro, bisogna solo tirarla fuori". 

"Lo sport - ha raccontato Federica Maspero ­- può rappresentare un ottimo punto di partenza da cui ricominciare per ridare spazio e importanza al proprio corpo, magari anche quando è provato da difficoltà o disabilità oltre a dare riposo alla mente. Da qualunque prospettiva si parta ci accorgeremo presto che fisico e testa ne trarranno entrambi giovamento, staremo meglio con noi stessi e in mezzo agli altri, acquisendo maggiore sicurezza e accogliendo la vita con il sorriso. Lo sport da qualsiasi parte lo si prenda, crea un nuovo equilibrio dentro di noi".