Ruggi D'Aragona: stop alla violenza negli ospedali

Le proposte della segreteria aziendale e la solidarietà a medico e infermieri picchiati

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Salerno.  

La segreteria aziendale dell'ospedale “S.Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” in una nota della dottoressa Maddalena Cianfrani, responsabile Anaao dirigenti medici e dirigenti sanitari del nosocomio, esprime solidarietà al  medico pneumologo ed al personale infermieristico della Pneumologia per la brutale aggressione subìta. “L’Ospedale Sicuro – precisa la Cianfrani - è da anni al centro dell’agenda operativa dell’Anaao. È stato più volte richiesto in tal senso, ed in tutte le sedi Istituzionali competenti, un intervento significativo da parte delle Istituzioni.  Siamo convinti che la responsabilità della sicurezza degli operatori e dei livelli organizzativi debba partire dalle Direzioni generali aziendali come previsto dalla raccomandazione ministeriale  8 del 2007, che indica quali misure attuare per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari. 

La sofferenza lavorativa della Dirigenza medica nell’Area dell’Emergenza, la carenza di tutele, i turni massacranti, il sovraffollamento e lo stazionamento dell’utenza nelle aree di emergenza hanno superato ormai, da tempo, i livelli di guardia. Occorre un intervento immediato e drastico – prosegue Maddalena Cianfrani - per un lavoro che ha assunto i caratteri di una missione militare colma di pericoli personali ed oggettivi e pertanto occorre che venga come tale riconosciuta. L’aumento preoccupante dei casi di violenza deve spingerci ad agire subito al fine di continuare ad assicurare a tutti i cittadini cure sicure in presidi sicuri. Tale impegno deve coinvolgere gli operatori, gli amministratori ed i nostri rappresentanti in Parlamento. Comprendere “i perché della violenza“ implica  un’analisi accurata e completa delle cause e dei  fattori scatenanti gli episodi di violenza, delle conseguenze sull’assistenza sanitaria e dei provvedimenti da adottare per contenere il fenomeno .

Cosa fare: Immediato potenziamento della sicurezza all’interno degli ospedali e nelle immediate vicinanze territoriali, investendo la competenza dei Prefetti e dei Sindaci, immediata attivazione di efficienti sistemi di controllo degli accessi agli ingressi degli ospedali, di competenza dei Direttori generali, denuncia sistematica e puntuale all’Autorità giudiziaria da parte dei manager contro chi si rende responsabile di danneggiamento o violenza sulle cose e sulle persone. Monitoraggio semestrale, da parte dei Prefetti, dei sistemi di sicurezza messi in essere dai Direttori Generali, attraverso la costituzione di un Tavolo permanente. Elaborazione di una norma che, oltre al risarcimento dei danni materiali e fisici alle persone, preveda sanzioni penali dure e processi per direttissima con pena certa a carico dei danneggianti.

 Sono questi i provvedimenti che l’Anaao propone  per contenere l’aumento degli atti  di violenza, a danno dei camici bianchi e per tutelare anche i cittadini che afferiscono alle strutture sanitarie” conclude la dottoressa Cianfrani.