Salerno: "Lavori fermi, Piazza Alario è abbandonata"

"Restituire lo spazio alla città", il comitato Salviamo piazza Alario scrive alle istituzioni

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Salerno.  

Piazza Alario torna al centro delle polemiche. Il Comitato "Salviamo Piazza Alario" e altre 25 organizzazioni hanno scritto al sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, all’assessore all’urbanistica, al sovraintendente dell’archeologia, belle arti e paesaggio di salerno per chiedere di "restituire" lo spazio alla città. A tre mesi dall’apertura del cantiere che si sta occupando della realizzazione di un nuovo parco giochi all'interno dell'area e di lavori di restyling, "dopo lo smantellamento della pavimentazione e delle panchine, un’alta recinzione ne impedisce ancora l’accesso, offrendo dei luoghi uno spettacolo indecoroso." Lavori iniziati e poi abbandonati, questa la denuncia dei rappresentanti del comitato i quali sottolineano che, ad oggi, "la piazza è inagibile e abbandonata, senza nessuna certezza sui tempi di riapertura." 

Una situazione inaccettabile per i cittadini e che sta trasformando la piazza in "una discarica e ricettacolo di rifiuti". "In mancanza di ulteriori informazioni sul progetto che l’Amministrazione sta rivedendo, preoccupati sull’evoluzione dei lavori di ripristino, vogliamo ricordare a codeste istituzioni quanto segue.

1) La nuova pavimentazione che, secondo le generiche indicazioni ricevute, sarà realizzata in pietra lavica, appare assolutamente inadeguata alla natura verde dei luoghi. In ogni caso, la pavimentazione dovrà essere posta in opera con grande cura, nel rispetto delle dimensioni dell’impianto radicale delle piante monumentali e di tutti gli alberi della piazza, per impedire che l’esuberanza delle radici dissesti il nuovo pavimento, ripetendo errori già commessi.

2) La quantità dei giochi previsti dal precedente progetto va notevolmente ridotta e distribuita.

3) Va assolutamente evitato l’uso di prodotti sintetici di pavimentazione che impediscano la traspirazione delle essenze vegetali e arboree. La vegetazione e le piante di alto fusto vanno reintegrate per restituire alla vegetazione l’aspetto rigoglioso antecedente al taglio delle palme.

4) La recinzione perimetrale, realizzata con la piantumazione di siepi di bordura, potrà essere integrata da barriere non vegetali, purché sobriamente realizzate, non superiori ad un metro di altezza.

5) Sarà particolarmente gradita la definizione di un’area, modicamente attrezzata con attacchi idrici ed elettrici, destinata ad ospitare gazebo per piccole esposizioni, spettacoli per bambini, mercatini e momenti di incontro, al fine di favorire la socializzazione della comunità residente con altre realtà cittadine, per valorizzare lo spirito del luogo e restituirgli la funzione di sede di incontri.

6) Cogliamo l’ occasione per ricordare che la storica fontana necessita di un restauro e che l’ultimo intervento conservativo risale a oltre 25 anni fa. Inoltre, visto il notevole ribasso dei costi offerto in gara dalla ditta esecutrice dei lavori, suggeriamo di utilizzare i fondi risparmiati per approntare e realizzare un piano di recupero e riqualificazione del Belvedere di via Benedetto Croce." Si legge nella missiva inviata dal comitato. L'obiettivo è quello di restiruire rapidamente la piazza ai cittadini, per questo i rappresentanti chiedono l'urgente ripresa e completamento dei lavori.