Fonderie Pisano, comitato e medici di nuovo all'attacco: "Vogliamo risposte"

Annunciata una nuova iniziativa in piazza a Salerno con Luigi De Magistris

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Salerno.  

Si è tenuta stamattina la conferenza stampa a cura dell'associazione "Salute e Vita" ed altri relatori sul tema delle Fonderie Pisano.

"Come spiegato dal dottor Paolo Fierro, vice presidente nazionale di "Medicina Democratica", tutta la vicenda delle Fonderie Pisano ha dato vita, tra le tante questioni legali ed ambientali, ad uno studio di biomonitoraggio sugli abitanti della Valle dell'Irno, lo studio Spes appunto, prodotto dall'Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno di Portici, dall'Istituto Pascale, dall'Università Federico II e dalla Regione Campania, che ha segnalato, come dato generale, un eccesso di metalli pesanti nel sangue dei 400 volontari della Valle dell'Irno - hanno spiegato i promotori dell'iniziativa -. Un elemento che potrebbe dare dei risvolti clinici gravi anche a distanza. Questi soggetti, giustamente allarmati, avevano chiesto la sorveglianza, l'esame clinico, la consulenza tossicologica o magari una valutazione generica, eppure, secondo l'AslL di Salerno, sicuramente al corrente dello studio in questione, poiché i prelievi erano stati effettuati su soggetti asintomatici ed in buona salute, non si ravvedeva la necessità di intraprendere alcuna indagine supplementare o sorveglianza sanitaria", la reprimenda degli organizzatori.

"Nel frattempo le nostre associazioni, avendo a cuore la salute dei soggetti che si sono sottoposti all'indagine, lanciano un appello: non potendo, per ovvi motivi di privacy, accedere ai dati dei 400 cittadini rappresentativi dei 30mila del cluster "Valle dell'Irno" che si sono sottoposti allo studio SPES, ci rivolgiamo direttamente a loro e chiediamo di recuperare i propri referti, richiedendoli agli indirizzi urp@cert.izsmportici.it e direzionesanitaria@izsmportici.it; dopodiché, di contattarci al numero 328.3347836 o via email a comitatoassociazionesalutevita@gmail.com", hanno spiegato dall'associazione "Salute e vita".

La raccolta di schede anamnestiche e dei referti Spes, poi, sarà sottoposta all'esame di un esperto in tossicologia, il professor Antonio Marfella dell'Istituto Pascale, che effettuerà un primo esame clinico ai volontari che ne faranno richiesta. "Precisiamo che, entrare in questo programma, non comporterà alcuna spesa a loro carico e sarà garantita la privacy a tutti i livelli per questa e tutte le possibili operazioni conseguenti. A loro sarà richiesto, sempre nel rispetto della privacy, di entrare in una valutazione statistica da utilizzare a livello scientifico e giudiziario sulla questione dell'inquinamento della Valle dell'Irno causata dalle fonderie".

Durante la conferenza stampa è stata poi presentata la prossima iniziativa, che si terrà il prossimo 11 luglio, per mantenere alta l'attenzione e continuare a sensibilizzare sull'annosa questione ambientale nella Valle dell'Irno. In programma un flash mob in piazza Sant'Agostino a Salerno "per sensibilizzare la popolazione e chiederemo la partecipazione dei cittadini liberi di questa città, ma anche dei consiglieri comunali di opposizione, di senatori, di deputati e di tutti coloro che intendono sostenerci".

"Dopo il flash mob vi sarà un focus a cui parteciperà, a sostegno della battaglia per la vita, per la salute e per l'ambiente, tra gli altri, Luigi de Magistris ex sindaco di Napoli e con lui senatori, deputati e consiglieri comunali di opposizione, tutti insieme con l'obiettivo di chiudere le Fonderie Pisano ed inchiodare le Istituzioni alle loro responsabilità", l'atto d'accusa del Comitato che è tornato anche a criticare il tavolo tecnico organizzato dal Comune di Salerno, definendolo "farlocco".