Capre tra le tombe, cittadini indignati: multe e denunce per i responsabili

La Polizia Municipale di Salerno ha individuato i proprietari del gregge: "Massima durezza"

capre tra le tombe cittadini indignati multe e denunce per i responsabili
Salerno.  

Capre e pecore tra le tombe: c'è indignazione per quanto accaduto questa mattina al cimitero di Salerno. Gli ovini ha scorrazzato tra le lapidi, cibandosi dei fiori posati accanto a diverse tombe, rovesciando alcune suppellettili e lasciando una serie di escrementi. Uno scempio denunciato anche a mezzo social grazie alle numerose segnalazioni da parte dei cittadini. Diversi i portafiori e le piante danneggiate nel corso della loro irruzione. 

Le immagini di quanto accaduto hanno, in poco tempo, fatto il giro del web suscitando la rabbia dei tanti familiari dei defunti che hanno visto "profanare" la tomba del propri cari, denunciando così l’incuria e gli scarsi controlli al cimitero. La Polizia Municipale ha fatto sapere di aver individuato i proprietari del gregge. 

"Si procederà con la massima durezza per punire i responsabili di questo gravissimo episodio", hanno assicurato. L'ASL Salerno ha già eseguito i controlli sul bestiame che risulta regolarmente vaccinato. Anche i Carabinieri si stanno occupando della vicenda.

"Il Comune di Salerno, oltre a comminare multe e sanzioni amministrative verso i proprietari che hanno perso il controllo degli animali, procederà a denunciare costoro anche per il risarcimento degli eventuali danni arrecati e per ogni altra responsabilità civile e penale conseguente all'incauta custodia", hanno fatto sapere dall'amministrazione. 

Intanto, in riferimento al bizzarro episodio, il presidente della commissione trasparenza Antonio Cammarota ha disposto, su indicazione del consigliere Dante Santoro e su relazione del consigliere Filomeno Di Popolo, l’audizione del dirigente Dottor Milo per il prossimo mercoledì 10 agosto. Al centro dell’incontro la verifica delle condizioni di sicurezza del cimitero, “che pure sono state più volte segnalate dalla commissione trasparenza e per cui era già programmata l’audizione”, ha sottolineato Cammarota.