Incendio area Pip Sarno, indagini ambientali in corso: i nuovi risultati Arpac

"Le concentrazioni dei diversi inquinanti monitorati si sono mantenute al di sotto dei limiti"

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La nota dell'Arpa Campania con i dati

Sarno.  

Continua il monitoraggio Arpac dopo l'incendio divampato in via Ingegno, nell'area industriale, lotto n. 17, all’interno dell’azienda Cermetal, nel pomeriggio dello scorso 4 marzo.

L'agenzia ha reso noti gli ultimi esiti analitici delle attività di monitoraggio avviate in seguito al rogo che ha preso vita nell’azienda di recupero rottami ferrosi nell’area Pip.

La nota

PCDD – PCDF (policlorodibenzodiossine e policlorodibenzofurani)
Sono disponibili i primi risultati relativi al campionatore ad alto flusso per la determinazione della concentrazione di diossine e furani dispersi in atmosfera, collocato nei pressi del luogo dell’incendio. I risultati sono relativi al primo ciclo di campionamento della durata di 24 ore, attuato tra la sera del 4 marzo e quella del 5 marzo.

Gli esiti analitici riportano un valore di concentrazione di diossine e furani (PCDD-PCDF) in aria pari a 0,016 I-TEQ pg/Nmc (picogrammi per normal metro cubo in termini di tossicità totale equivalente).

Si rappresenta che non sono presenti limiti di riferimento imposti dalla legislazione vigente per la concentrazione di diossine in aria ambiente. Un valore di riferimento correntemente utilizzato dalla comunità scientifica è quello proposto dal LAI, organismo tecnico tedesco, pari a 0,15 pg/Nmc.
La concentrazione riscontrata nel campionamento risulta, pertanto, al di sotto del suddetto limite di riferimento.

Polveri totali

Nel secondo ciclo di campionamento (5-7 marzo) il valore di concentrazione è risultato di 7,5 μg/m3 (microgrammi per metro cubo), dunque in calo rispetto a quello registrato nel corso del primo ciclo di campionamento (si rimanda al comunicato dello scorso 6 marzo), e inoltre può essere ritenuto inferiore sia al limite giornaliero (50 μg/m3) che al limite annuale (40 μg/m3) per il PM10, per le considerazioni già riportate nel precedente aggiornamento.

Metalli pesanti

Gli esiti analitici relativi al monitoraggio effettuato dal 5 al 7 marzo evidenziano ancora un verosimile influsso dell’evento sulla qualità dell’aria, per il quale si ritiene sintomatica la riscontrata presenza di metalli nel particolato.

Pur tuttavia, per i metalli normati, Arsenico, Cadmio e Piombo, si riscontrano concentrazioni in aria ambiente, inferiori ai valori obiettivo calcolati su anno civile come indicato dal decreto legislativo 155/2010.
Per il Nichel, il campione in esame presenta un valore superiore al valore obiettivo su anno civile.

Frattanto il monitoraggio svolto in questi giorni dal laboratorio mobile, collocato nei pressi del luogo dell’incendio, ha evidenziato che tra la sera del 5 marzo e la mattina di oggi 8 marzo le concentrazioni dei diversi inquinanti monitorati (tra cui PM10, PM2.5, benzene, toluene, xilene, ossidi di azoto, monossido di carbonio) si sono mantenute nettamente al di sotto dei limiti stabiliti dal decreto legislativo 155 del 2010. I risultati dei monitoraggi ancora in corso verranno diffusi non appena disponibili.