Scoperti dalla finanza 120 "falsi poveri": scattano le denunce

Avrebbero dichiarato di possedere redditi inferiori alle soglie previste dalla legge

Sarno.  

Dichiarano redditi inferiori, beccati dalle fiamme gialle e denunciati. I finanzieri del comando provinciale di Salerno hanno concluso una serie di controlli nei confronti di alcune persone che avrebbero beneficiato di contributi assistenziali e sussidi vari, erogati dal Comune di Sarno e dall’Inps. Esaminate le posizioni di coloro che, in base alle autocertificazioni Isee sottoscritte, avrebbero attestato di trovarsi in situazioni di difficoltà economica o di indigenza.

Sono state diverse le tipologie di contributi finite nel mirino dei militari di Scafati, tutti elargiti a domanda a cittadini che hanno dichiarato di possedere redditi inferiori alle soglie previste dalla legge e dai regolamenti regionali o, comunque, di trovarsi in condizioni economiche disagiate. Si tratta del reddito d’inclusione, del contributo per “ragazze-madri”, del canone di locazione agevolato, della riduzione o esonero dalla mensa scolastico, del tirocinio formativo.

I finanzieri, confrontando i dati delle singole dichiarazioni Isee con gli elementi reddituali e patrimoniali acquisiti dalle banche dati usate dal Corpo della Guardia di Finanza avrebbero scoperto una serie di discordanze. Dichiarazioni in alcuni casi non veritiere, omessi redditi o patrimoni per accedere alle agevolazioni previste. Gli accertamenti hanno riguardato 5 anni, dal 2014 al 2018, e 1772 posizioni, di queste 120 sono risultate irregolari. Sono così scattati 116 verbali e quattro denunce alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore per il reato di malversazione ai danni dello Stato, per aver indebitamente percepito contributi oltre la soglia di 3,999,96 euro fissata dal codice penale. Tra le posizioni irregolari, ben 55 persone hanno indebitamente percepito il cosiddetto reddito di inclusione, per un ammontare complessivo di 100mila euro.