Morte della piccola Jolanda: il giallo del cuscino

Intercettazioni choc dei genitori della piccola morta a otto mesi

Sant'Egidio del Monte Albino.  

Contraddizioni e intercettazioni sono al vaglio degli inquirenti che indagano sul caso della piccola Jolanda, la bimba di otto mesi morta a Sant'Egidio del Monte Albino. Nel mirino le parole dei genitori della piccola, registrate in commissariato poche ore dopo la sua morte. “Tutto in faccia” e poi la mano destra davanti alla bocca come a voler mimare qualcosa che viene posto sul viso. Si tratta del racconto della mamma Imma Monti, filmata e intercettata dalla polizia di Nocera Inferiore durante un colloquio con il marito Giuseppe Passariello. La bimba era morta la notte precedente, molto probabilmente per soffocamento.

I due starebbero parlando di un cuscino, sequestrato dalle forze dell'ordine. La donna, preoccupata, avrebbe dunque chiesto al marito se gettarlo via. Poi avrebbe detto “l'omicidio lo abbiamo fatto”. Un'intercettazione che è stata ripresa dal gip nell'ordinanza in carcere adottata dopo la convalida del fermo per Passariello. Ad aggravare la situazione dei genitori di Jolanda le contraddizioni nella quali sarebbero caduti durante gli interrogatori, tali da esplicitare, come precisa il gip, la correità della donna nell'omicidio. Gip che ha evidenziato come poco credibile la difesa di Passariello.

Intanto le indagini della polizia proseguono analizzando anche gli interventi dei servizi sociali a casa della coppia che ha anche un altro figlio. Il procuratore di Nocera Antonio Centore, sentito alla trasmissione televisiva “Chi l'ha visto”, ha detto che la situazione prima del 6 giugno non era però significativa in modo tale da destare particolari allarmi.