Sequestrata attività balneare diventata struttura alberghiera

Tre denunce. In azione la Guardia Costiera di Marina di Camerota

Camerota.  

Un'attività balneare trasformata in una struttura alberghiera, denunciate tre persone. E' quanto emergerebbe in seguito ad indagini svolte in diversi comuni della costa cilentana dal Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, l’Ufficio Locale Marittimo di Marina di Camerota. Sequestrata la struttura. L'indagine, condotta con il coordinamento del Procuratore di Vallo della Lucania, Antonio Ricci,  avrebbe permesso di accertare che la struttura balneare, tramite la realizzazione di lavori interni, sarebbe stata trasformata in 12 camere per gli ospiti, mutando la destinazione d’uso del complesso balneare in attività di b&b ed affittacamere, con conseguente utilizzo della concessione demaniale in maniera difforme da quella prevista, con aumento del carico urbanistico e variazione della categoria catastale.

La struttura balneare, per di più, si trova in un’area particolarmente sensibile in quanto in zona sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale, Z.P.S. e rientrante nella perimetrazione del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

Gli interventi di costruzione effettuati avrebbero dunque determinato a tutti gli effetti una “nuova costruzione”, perché realizzati in strutture ancorate al suolo in maniera durevole, non meramente funzionali al soddisfacimento di obiettivi temporalmente comprimibili nella durata della concessione demaniale.