Incidente sul lavoro a Bellizzi, muore operaio 57enne di Montecorvino Rovella

L'uomo stava ispezionando la canna fumaria di una stufa a pellet

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Bellizzi.  

Ennesimo incidente sul lavoro in provincia di Salerno. A perdere la vita è un operaio di 57 anni, originario di Montecorvino Rovella. La vittima, Giovanni Colangelo, stava ispezionando una canna fumaria di una stufa a pellet in un appartamento di via Olmo a Bellizzi. Per cause ancora in corso di accertamento l'uomo ha perso l'equilibrio ed è caduto da un'altezza di diversi metri, impattando con la testa. Una dinamica fatale che non gli ha lasciato scampo. Nonostante l'intervento dei soccorritori, per l'operaio non c'è stato nulla da fare. Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri della compagnia di Battipaglia e da parte del servizio di prevenzione ed infortuni dell'Asl di Salerno a cui spetterà il compito di appurare la posizione lavorativa dell'operaio e se siano state rispettate tutte le norme di sicurezza sul lavoro. Il magistrato ha disposto il sequestro della salma che nelle prossime ore sarà sottoposta ad autopsia. Sotto choc l'intera comunità della Piana del Sele per l'ennesimo tragico incidente sul lavoro.

"L'ennesima morte sul lavoro in provincia di Salerno, questa volta a Bellizzi dopo un operaio che stava controllando una canna fumaria è morto sul colpo, conferma - ancora una volta - l'impossibilità degli organi di controllo a bloccare questo fenomeno. Il prefetto Francesco Russo continua a fare tavole rotonde sul tema, ma cosa è cambiato? Nulla. Dall'inizio di questo 2021 le "morti bianche" ormai non si contano più. Sta diventando una mattanza". Così Gigi Vicinanza, componente della segreteria nazionale della Cisal Metalmeccanici, commenta l'ennesima morte sul lavoro nel Salernitano. "Dove sono i controlli assicurati dalla prefettura? Non ci sono. Il problema è sempre lo stesso: non c'è il personale per farlo, per coprire una provincia così vasta come quella salernitana. Non si può continuare a morire di lavoro in provincia di Salerno. Ma questo alle istituzioni forse non interessa", la rabbia di Gigi Vicinanza.

Anche Cgil, Cisl e Uil di Salerno hanno commentato l'accaduto, manifestando incredulità e rabbia per il dolore dell’ennesima tragedia sul lavoro: "Soltanto sabato si è manifestato a Roma per denunciare la strage silenziosa di vite spezzate sul lavoro. Sono nove in provincia di Salerno le morti dall’inizio dell’anno. Una catena che non si riesce a spezzare. Non solo parole di circostanza ma è il momento di lanciare una campagna di mobilitazione per allertare tutte le forze a disposizione: asl, ispettorato del lavoro, inail, inps, rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza… solo in questo modo si può voltare pagina ed interrompere una tragedia inaccettabile".